L'estate della montagna segna una ripresa di arrivi e di presenze per tutto il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Nei dati resi pubblici dallo stesso Parco, se sul fronte romagnolo ci sono già i campionamenti completi delle strutture con aumenti che sfiorano la tripla cifra per le presenza (+99%), su quello toscano le stime parlano comunque di un incremento vicino al 20%. Inoltre, anche le prenotazioni per settembre e ottobre fanno ben sperare, a dimostrazione di un prolungamento della stagione turistica anche nelperiodo autunnale.
“Oggi le cose sono cambiate, il Parco non si occupa solo di conservazione, ma svolge altri ruoli e rappresenta lo strumento per raggiungere nuovi obiettivi - spiega il Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Luca Santini - La presenza di un Parco Nazionale nei nostri territori, custodi di testimonianze storiche, artistiche, culturali può rappresentare l’attrattore di flussi turistici continui e non solo un turismo mordi e fuggi. Il Parco si candida a fare da traino allo sviluppo di queste aree e a ridare nuovo vigore economico ai loro abitanti. I numeri dei flussi turistici e i rapporti dei professionisti del settore confermano che si può parlare di “prodotto turistico parco” e che può rappresentare la svolta per gli operatori, i fruitori, i residenti e le nuove generazioni”.
Un'offerta turistica riservata non solo agli appassionati, ma rivolta ad un soggiorno più consapevole spinto a visitare i luoghi da motivazioni diverse: dal relax all’attività sportiva, all’enogastronomia, alla riscoperta delle tradizioni. Prassi che stanno aiutando anche lo sviluppo economico: i dati del rapporto Ecotur mostrano che il Parco delle Foreste Casentinesi si colloca al settimo posto delle preferenze dei turisti italiani e i parchi e le aree protette si confermano il segmento più rappresentativo che nello scorso anno ha registrato un fatturato di 11,9 milioni di euro.
“Questi dati sono incoraggianti - conclude il Presidente Santini – ma soprattutto ci spingono a migliorare i servizi al turista investendo anche su iniziative che possano avere una forte attrattiva turistica e a rafforzare i rapporti di collaborazione con soggetti che hanno un ruolo determinante nella promozione turistica come Apt Regione Emilia Romagna e Toscana Promozione e l’Unione Appennino Verde anche attraverso la commercializzazione di pacchetti turistici nei mercati nazionali e internazionali”.
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