Tech, specialisation, digit lab, smart cities, innovation, network, green economy. Sembrano parole futuristiche e invece sono nel nostro vocabolario di tutti i giorni. Sono il presente. Come il lavoro che si svolge nei laboratori dell'innovazione toscani. Come ciò che sta dietro un prodotto. La ricerca. Che sia pellame, gomma, energia, tessuto o metallo. Dietro un prodotto finito c’è lavoro. Ci sono tutte queste parole insieme che creano qualità, competitività, ripresa. E molte di queste parole stanno anche dentro uno dei centri più all’avanguardia in Italia, quello di PontLab a Pontedera.
Una società a capitale misto pubblico/privato, della quale il Comune detiene il 51% delle partecipazioni, insieme a Aequalis (48%) e Pont-tech (1%). Nei laboratori dell’eccellenza di PontLab si testano prodotti per clienti dei settori auto motive, motoveicoli, ferrovie, nautica ed aeronautica. E la lista potrebbe allungarsi all’infinito. “Siamo nati recentemente, siamo giovani – racconta soddisfatto il direttore di PontLab Alexej Gamanets - Io sono il più “anziano” del gruppo. Tutti i tecnici sono neolaureati che stanno crescendo qui da noi. In pochi anni siamo diventati una realtà di 25 persone con competenze specifiche nell’ambito dei materiali. C’è chi si occupa di materiali metallici, plastici o chi si occupa del settore moda – spiega Gamanetes. E – in effetti –ha di che essere soddisfatto visto che la sua squadra lavora per società come Menarini, Continental, Gucci, Abiogen Pharma, Biomerieux, Perkin Elmer. E poi c’è il colosso internazionale della GeOil&Gas, che tutti conoscono meglio in Italia e a Firenze come la “Pignone”. Proprio per la multinazionale PontLab effettua prove di corrosione ed erosione dei materiali utilizzati dall’azienda per la ricerca di nuovi giacimenti di gas e petrolio a profondità sempre maggiori.
I metalli utilizzati sono testati, per mesi, nel laboratorio di PontLab a Gello, lo stesso in cui tre anni fa furono studiati i frammenti del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, per far luce sull’affresco della Battaglia di Anghiari di Leonardo.
“Abbiamo sia attrezzature che professionalità per poter fare anche ricerca di nuovi materiali – sottolinea poi Gamanets - e questo grazie ad importanti collaborazioni che abbiamo stabilito in questi anni con università e Cnr che qui in provincia di Pisa sono molto radicati ed hanno delle competenze di altissimo livello. A Pontedera abbiamo a disposizione un laboratorio di 700 metri quadri. Qui verranno sviluppate tutte le nostre attività future”.
Così le aziende, piccole e grandi – spiegano gli addetti di PontLab - diventano più competitive immettendo sui mercati internazionali prodotti di altissima qualità e proprio le imprese leader hanno il compito e il ruolo di favorire la creazione di vere e proprie filiere toscane che attirano l’interesse europeo.
Le trame sono tessute. La Toscana dell’economia e del lavoro prova così a ricostruire la propria immagine. Più moderna e attenta ai cambiamenti internazionali. Alle esigenze dei mercati. Una Toscana nuova che, come in un lontano passato, non ha paura di saper guardare avanti. E che il futuro non solo lo immagina ma prova a scriverlo.