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Week end: primavera a Viareggio Risto-pescherie e tour in barca

Mini guida alla scoperta delle bellezze della perla della Versilia: dalla zona Mercato, dove perdersi tra pesce fresco e tipicità come biroldo e lardo rosa

/ Simona Bellocci
Sab 7 Marzo, 2015
Viareggio

Viareggio, al di là del mito degli anni Sessanta va amata per la sua natura sanguigna e sincera. Per le sue mille facce che ti stupiscono quando decidi di scoprirla lentamente, quasi affacciandoti in un palcoscenico, un teatro aperto . E ti senti subito di farne parte di quel mondo colorito, dei suoi profumi intensi, delle voci della sua gente. Del gergo dialettale locale, divertente e simpatico.

Una delle zone che in assoluto rappresentano di più questo mondo, questo modo di essere, è quella del Mercato, centro rionale dove fare shopping ma anche immergersi nei sapori più intensi della cucina locale. Un’esperienza sicuramente diversa è quella di pranzare nelle risto-pescherie. A Viareggio una delle più conosciute è l’Acciuga, una pescheria gastronomia dove si cucinano i frutti del Tirreno. A filiera cortissima. Il mare a pochi passi che sembra quasi di avvertirne l’odore, insieme a quello dei fritti fragranti o dei sughi con i quali condire gli spaghetti. Come? Alla classica marinara, allo scoglio o ad uno dei sughi cult, la trabaccolara. Non manca poi, il venerdì, il cacciucco. Estasi per tutti i sensi. Se siete amanti della semplicità amerete il Mercato di Viareggio, la possibilità di pranzare o cenare (entro le 21) su tavoli di plastica con tovaglie color del mare.

 Se rimaniamo poi in tema di gusto, sempre al Mercato, sotto le logge troverete il negozio della Salumeria Triglia, una delle aziende storiche che producono i salumi artigianali di Gombitelli, addirittura dal 1797. Gombitelli è un piccola frazione del Comune di Camaiore, a pochi chilometri da Viareggio. Un paesino isolato che si raggiunge passando da una strada tortuosa che sale tra pini e castagni, chilometri di strada dagli scorci incantevoli che catturano la piana e poi, in lontananza, il mare. Qui, la famiglia Triglia, come altri salumifici locali, produce tipicità come il biroldo e la soppressata, insaccati “poveri” ma gustosissimi, il lardo e la preziosa crema di lardo rosa, delicata e speziata o ancora la salsiccia di Gombitelli, un’istituzione. Da mangiare spalmata sul pane o alla griglia, ottima per i sughi o con i fagioli in umido.

Per smaltire poi un lauto pranzo, si può passeggiare in Pineta, luogo di relax ma anche di divertimento, ideale per tutti. Per chi ama fermarsi su una panchina e leggere un buon libro, per chi vuole passare qualche ora spensierata noleggiando tandem o biciclette percorrendo sentieri nel verde, vicinissimi al mare o ancora per chi desidera giocare a tennis, al riparo dal sole.

C’è, poi, il mare. Bello visto non solo dalla spiaggia ma soprattutto dalla barca. Il panorama che si gode tagliando l’azzurro, piatto, dell’acqua calma è incredibilmente affascinante. Ci sono le Apuane, immense che fanno da quinta teatrale. Da fondale ideale di scena. E, in certi giorni, capita anche di vedere i delfini. Di lasciarsi andare allo spettacolo della natura che cattura e ti sorprende, ogni volta. Con nuovi colori, con un’emozione, un attimo da ricordare. Ad ogni primavera scoprire Viareggio sorprende sempre. Molto più di quanto crediate.