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300 capolavori dai musei di tutto il mondo per la maxi-mostra Dante. La visione dell’arte

Ai Musei San Domenico di Forlì è stata inaugurata l'esposizione realizzata in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze in occasione del Settecentenario dalla morte del Sommo Poeta

Ven 30 Aprile, 2021

300 capolavori dal Medioevo fino al Novecento per raccontare il mito di Dante Alighieri nella storia. E’ questo l’obiettivo della mostra “Dante. La visione dell’arte” che è stata inaugurata nei Musei San Domenico e sarà aperta al pubblico dal 30 aprile all’11 luglio.

La città di Forlì e gli Uffizi si sono uniti per realizzare una maxi mostra in occasione del settecentenario della morte del sommo poeta. Un percorso espositivo ricchissimo, in un arco temporale che va dal Duecento ai giorni nostri con l’obiettivo di presentare le molteplici traduzioni figurative della potenza visionaria di Dante. 

Sono circa 50 le opere prestate dalle gallerie degli Uffizi a Forlì. Ma non solo, sono arrivati prestiti dai più importanti musei del Mondo come l’Ermitage di San Pietroburgo, la Walker Art Gallery di Liverpool, dalla National Gallery di Sofia, il Museum of Art di Toledo, e da musei e biblioteche di 30 città italiane in uno sforzo mai fatto prima.

Nella pinacoteca dantesca sono stati riuniti i capolavori di Cimabue, Giotto, Beato Angelico, Michelangelo, Tintoretto, Canova, Andrea del Castagno; fino ad arrivare ai preraffaeliti, ai macchiaioli ed al Novecento, con Galileo Chini, Plinio Nomellini, Felice Casorati, Lucio Fontana, Pablo Picasso.

La scelta di Forlì come scenario dell’esposizione costituisce un ponte naturale tra Toscana ed Emilia-Romagna. Forlì come Firenze è città dantesca perchè a Forlì Dante trovò rifugio, lasciata Arezzo, nell’autunno del 1302, presso gli Ordelaffi, signori ghibellini della città.