“Cera una volta”: le incredibili sculture in cera del ‘500 e ‘600 in mostra agli Uffizi
Fino ad aprile 2026 esposte oltre novanta opere, capolavori dispersi che tornano a Firenze dopo secoli, per raccontare un capitolo dimenticato della scultura italiana, dove la materia effimera della cera si fa simbolo del tempo, della bellezza e della memoria
“Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee” è la prima mostra dedicata all’arte ceroplastica fiorentina tra XVI e XVII secolo.
Curata da Valentina Conticelli e Andrea Daninos, l’esposizione riporta alla luce una tradizione affascinante e oggi quasi dimenticata: quella della scultura in cera, una materia fragile e sensibile che, nelle mani dei maestri rinascimentali e barocchi, sapeva imitare la vita come nessun’altra.
L’arte della cera affonda le sue radici nelle antiche maschere etrusche e nei ritratti romani ricordati da Plinio il Vecchio, sopravvivendo nei secoli tra devozione popolare ed ex voto.
Ma è nella Firenze medicea che conosce il suo apice, divenendo protagonista delle collezioni principesche accanto a dipinti e sculture in marmo o bronzo.