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I 100 anni di Alfredo Martini, i suoi campioni ricordano l’uomo e il ct

Un'onda iridata ha invaso la sua città, Sesto Fiorentino, per festeggiare e raccontare il commissario tecnico più amato

Lun 1 Marzo, 2021

Alfredo Martini avrebbe compiuto 100 anni il 18 febbraio. I suoi “ragazzi” sono andati a festeggiarlo e non poteva essere altrimenti. Davanti alla biblioteca Ragionieri – qui un tempo c’erano i forni della Ginori dove lavorava il babbo –  sono scesi da un pulmino nero i campioni del mondo che Alfredo ha cresciuto: c’erano Saronni, Argentin, Bugno, Fondriest, Cipollini, Bettini, Ballan. Mancava solo Moser, bloccato dalla pandemia.

Un’onda iridata mai vista e in condizioni normali sarebbe stato un bagno di folla degno di una tappa del  giro. Tutto per Alfredo, per quello che ha lasciato ma soprattutto per quello gli sopravvive. Per i suoi valori che vanno ben oltre lo sport e creano uomini prima che campioni.

La mattina è trascorsa a Sesto a ricordare il campione del popolo, amato anche per il suo impegno civile, e  il pomeriggio a Calenzano per la cerimonia con la consegna dell’agenda e della maglietta  celebrativa.

Si dice che ci siano due Martini: lo sportivo che ha vinto poco e bene, e il Martini commissario tecnico della nazionale dal 75 al 97, un ruolo che ha valorizzato più l’uomo che il tecnico. Lui era figlio di operai, ha fatto la resistenza a Monte Morello, e aveva un amore smisurato per la bici che avrebbe voluto candidare al Nobel per la pace. La sua vita è stata anche  passione civile e politica, che lo ha portato anche ad essere consigliere comunale nella sua Sesto, e a parlare per anni nelle scuole incantando generazioni di ragazzi.

Nessuno vuole ricordare il suo funerale in quell’agosto del 2014, ma solo raccontare l’uomo.

La festa di piazza che tutti avrebbero voluto per il campione del popolo è saltata e a serio rischio c’è anche il memorial a lui dedicato il prossimo 21 marzo. Tutto solo rinviato però, perché Alfredo  Martini tornerà presto a correre sulle sue strade, sulle bici di chi gli ha voluto e gli vorrà sempre bene