Attualità/

La carne di ungulati alle persone in difficoltà: la catena di solidarietà dai cacciatori al Banco alimentare

La Regione Toscana è la prima in Italia a regolamentare una filiera agroalimentare solidale. La consegna al mercato ortofrutticolo di Firenze

Mer 21 Luglio, 2021

Gli abbattimenti controllati di ungulati selvatici diventano l’inizio di una catena di solidarietà che termina sulle tavole delle persone in difficoltà economica. Al centro c’è il banco alimentare della toscana e la sua rete benefica. La carne che arriva dai cacciatori toscani, dopo controlli veterinari e sanitari rigorosi, entra  nelle mense e nei punti di distribuzioni delle associazioni di solidarietà  dislocati su tutto il territorio. La prima consegna oggi, al mercato ortofrutticolo di Firenze, con l’assessore alla Salute Simone Bezzini e l’assessora all’Agroalimentare Stefania Saccardi, che nella precedente legislatura avvio questo progetto arrivato oggi a compimento.

La Regione Toscana è così la prima in Italia ad ufficializzare e regolarizzare una filiera agrolimentare solidale.

I cacciatori consegnano i capi di selvaggina agli Ambiti territoriali di caccia, che li forniscono ai Centri di lavorazione selvaggina. Dopo la lavorazione e il confezionamento sottovuoto, avviene la consegna al Banco alimentare, che li distribuisce a livello territoriale. Le Asl rimborsano con fondi regionali i costi sostenuti dei Centri di lavorazione selvaggina e garantiscono il rispetto degli standard di sicurezza alimentare. I Lions toscani, in sinergia con il Banco e i Centri di lavorazione selvaggina, hanno finanziato anche una fase post-produttiva che permette, attraverso il surgelamento, di allungare i tempi di conservazione della carne confezionata.