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Le donne, la malinconia, l’autoironia: intervista al “cuore libero” Bobo Rondelli

Il cantautore livornese ha presentato il suo ultimo disco, un viaggio intimo e profondo dentro ai pensieri e ai ricordi di Bobo dove il tema ricorrente è l’amore, il perdono, lo spazio e l’intero universo

Lun 14 Giugno, 2021

“Cuore libero” è stato registrato da Davide Fatemi, dietro ai suoni di Bobo da parecchi anni, a casa Rondelli, dove Bobo è cresciuto ed ha sempre vissuto, in modo da ricreare la natura acustica e leggera che pervade l’intero lavoro.

Insieme a Bobo, in tutti i brani, si trova il piano e gli arrangiamenti orchestrali di Claudio Laucci, coautore delle musiche, e sparsi in qua e la interventi degli amici di sempre Stive Lunardi, Valerio Fantozzi e Simone Padovani insieme a nuove scoperte come Jole Canelli ai cori e le chitarre di Leonardo Marcucci. La foto di copertina è di Claudio Caprai mentre il progetto grafico è stato realizzato da SoloMacello

Roberto Rondelli detto Bobo, cantautore, poeta, attore e performer, nasce il 18 marzo 1963 a Livorno, città che ispira da sempre la sua carriera artistica. Forma nei primi anni 90 gli Ottavo Padiglione, band che riscuote successo anche al di fuori della Toscana soprattutto grazie ai testi di Rondelli, introspettivi ed ironici, specchio di una cultura, quella toscana, che racchiude un modo di essere, cinico e spassionato. Il risultato è il singolo intitolato “Ho Picchiato La Testa” che impazza nelle radio e vende ben 30.000 copie.

Molte sono le collaborazioni di Bobo anche con il cinema e la tv: si occupa di colonne sonore di film quali Sud Side Stori di Roberta Torre di cui è il protagonista, e Andata e Ritorno di Alessandro Paci. Nel maggio 2009 anche il road-movie “L’uomo che aveva picchiato la testa” che il regista Paolo Virzì dedica a Bobo, che ne è attore protagonista e 6 anni dopo appare come attore nel film di Paolo Virzì “La pazza gioia”, interpretando il ruolo di Renato Corsi.