Boccaccio, Pasolini e performance che incantano: Mercantia 2025 in scena
Performance site-specific, installazioni, marching band e artisti da internazionali. In occasione della prima serata del festival del quarto teatro abbiamo intervistato alcuni dei protagonisti di questa edizione
Nel cuore dell’estate toscana, il borgo medievale di Certaldo Alto si trasforma ancora una volta in qualcosa di straordinario: un luogo sospeso, dove arte, teatro, musica ed artigianato si fondono in un unico grande racconto. È Mercantia, il festival internazionale del quarto teatro che dal 1988 accompagna sogni e trasformazioni. Fino al 20 luglio, si accende la 37ª edizione di Mercantia, un festival simbolico, onirico. E quest’anno, più che mai, immerso nel sogno.
Mercantia è un invito collettivo a uscire dalla realtà e ritrovarsi altrove, tra maschere, trampoli e poesia. Un programma imponente: 40 compagnie teatrali, circa 200 artisti da tutto il mondo a cui si aggiungono le installazioni d’arte e 50 artigiani. Tutto costruito come un grande racconto corale. Ogni sera, il borgo si trasforma in un teatro totale, dove ogni angolo – cripte, terrazze, giardini, piazze – diventa scena viva e condivisa.
Ci sono spettacoli site-specific e performance immersive. Teatro fisico, danza, clownerie, teatro di figura. E poi acrobatica poetica, marching band, musica popolare e narrazione. Ogni linguaggio ha il suo spazio. Ogni spettatore trova il suo sogno. Tra le compagnie più amate dal pubblico di Mercantia spiccano Cafelulé con Leggero, coreografia di abbracci sospesi nel vuoto sulla facciata della torre di Casa Boccaccio.
Non mancano poi le provocazioni. Benedetta Giuntini porta in scena uno spettacolo potente ispirato a Pier Paolo Pasolini: corpi e voci femminili che si liberano, sfidando le ipocrisie. Un lavoro che scava nel corpo e nel dissenso. Tra le novità più significative di questa edizione, l’omaggio a Giovanni Boccaccio, nel 650° anniversario della morte. Certaldo, sua città natale e di adozione, lo celebra con una mostra coloratissima con dieci pannelli in ceramica ispirati alle sue novelle più celebri a cura del maestro Eugenio Taccini, grande amico e protagonista di Mercantia scomparso proprio quest’anno, E per ricordarlo, nasce da questa edizione il Premio Eugenio Taccini per l’artigianato. A riceverlo Raffaele Viscovo che da trent’anni partecipa a Mercantia con i suoi elfi.
Tantissime le installazioni che colorano i vicoli di Certaldo Alto, tra queste la Rage Room di Alessandro Di Vicino Gaudio. Un’installazione in cui lo spettatore è invitato a colpire, distruggere, urlare. Uno spazio per dare forma alla rabbia e trasformarla in possibilità. Come ogni anno, Mercantia è un crocevia di linguaggi e generazioni. Un sogno condiviso che, per cinque giorni, esiste davvero. E basta venire a Certaldo per farne parte.