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Rifiuti, a Terranuova Bracciolini il primo impianto per il trattamento dei RAEE

L'impianto avrà una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all’anno, da cui saranno estratti oltre 200 kg di oro e altrettanti di argento oltre a rame e palladio

Lun 5 Febbraio, 2024

Entro la fine del 2024 a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, sarà operativo il primo impianto per il trattamento dei RAEE, i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Dopo il via libera della Regione Toscana, il Gruppo Iren darà vita ad un polo dedicato all’economia circolare che oltre a sviluppare questa zona del Valdarno, faciliterà lo sviluppo di sinergie industriali con il distretto orafo aretino dove confluiranno i metalli preziosi che saranno recuperati da questi rifiuti.

L’impianto, una volta a regime, sarà in grado di trattare oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all’anno, ovvero la quantità di rifiuti RAEE che produce la Toscana, da qui usciranno, ogni anno, più di 200 chili di oro e altrettanti di argento, oltre a rame e palladio.

Si tratta del primo impianto che in Italia andrà a trattare i rifiuti RAEE attraverso un processo idrometallurgico a ridotto impatto ambientale con un consumo energetico contenuto e bassa produzione di CO2 caratteristiche che lo portano a diventare una buona pratica per la transizione ecologica nel nostro Paese. La realizzazione di questo impianto è stata possibile grazie ad un investimento di 5 milioni di euro da parte del Gruppo Iren.