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In mostra a Prato i costumi della Turandot di Puccini scoperti in un baule

Al Museo del Tessuto fino al 21 novembre 2021 si tiene la mostra “Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini, Caramba”

Gio 20 Maggio, 2021

Dall’incredibile ritrovamento di un baule ‘misterioso’ appartenuto alla soprano pratese Iva Pacetti è nata la mostra “Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini, Caramba” che è ospitata fino al 21 novembre 2021 nel Museo del Tessuto di Prato.

Quelli che si sono trovati davanti i ricercatori erano infatti i costumi realizzati da Luigi Sapelli in arte Caramba per la primissima della Turandot di Giacomo Puccini andata in scena al teatro della scala di Milano il 25 aprile 1926, diretta dal maestro Arturo Toscanini due anni dopo la morte del compositore toscano.

La scoperta ha dato vita a un lavoro di ricerca durato ben due anni che ha voluto raccontare il sodalizio artistico tra il maestro Giacomo Puccini, l’artista Galileo Chini e il costumista Caramba.

Galileo Chini, infatti, soggiornò in Siam (l’attuale Thailandia) per ben tre anni, dal 1911 al 1913, per lavorare alla decorazione del Palazzo del Trono del Re Rama VI. Dal suo soggiorno orientale l’artista tornò profondamente affascinato e con un bagaglio di centinaia di manufatti artistici che influenzarono la sua produzione. Gli oltre 600 cimeli orientali furono poi donati dall’artista nel 1950 al Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze.

L’esposizione al Museo del Tessuto si snoda su oltre 1.000 metri quadri, con un percorso che si sviluppa sui due piani del museo. Al piano terra sono esposti oltre 120 oggetti della Collezione Chini mentre al primo piano si trova il cuore della mostra i 30 costumi della prima alla Scala, sette scenografie originali e numerosi bozzetti, disegni e manifesti.

In mostra per la prima volta dopo decenni di oblio gli straordinari costumi della protagonista dell’opera Rosa Raisa il primo soprano della storia a interpretare il ruolo della ‘Principessa di gelo’, corredati dalla meravigliosa corona realizzata dalla ditta Corbella di Milano.