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Turismo, i numeri che raccontano l’anno più difficile per la Toscana nel rapporto dell’Irpet

Emergenza sanitaria e restrizioni hanno bloccato i viaggi e colpito l'economia della regione, ma il 2021 fa ben sperare

Mar 3 Agosto, 2021

Nel 2020, in Toscana si è registrato il 54,3 per cento di presenze turistiche in meno. Naturalmente il comparto più penalizzato è quello straniero (- 76,5 per cento) rispetto alle presenze di italiani (- 28,7 per cento). Si calcola che 46,8 milioni di presenze in meno in un anno abbiano bruciato  5,8 miliardi di euro, più della metà dei dieci complessivamente persi dall’intera economia toscana. I riflessi sono stati pesanti anche sul lavoro:  in un anno, centomila contratti nei servizi turistici in meno, con una flessione del 44,5 per cento. Sono questi i dati che l’Irpet, l’istituto di programmazione economica della Regione Toscana, ha  presentato oggi nel suo Rapporto sul turismo.

“Sono numeri attesi, che sapevamo gravi se raffrontati al 2019 – commenta l’assessore al Turismo, Leonardo Marras – Visti uno dietro l’altro, hanno una dimensione davvero devastante”. Ma occorre guardare avanti, secondo l’assessore. E gli accessi alla piattaforma www.visittuscany.it, la vitalità degli operatori e l’andamento della campagna di promozione “Toscana Rinascimento senza fine” di Fondazione Sistema Toscana e Toscana Promozione Turistica  incoraggiano. “Ci attendono ancora mesi di sofferenza, fin quando almeno non riprenderanno i voli da più lontano – aggiunge  Marras – ed occorre una riflessione sulla qualità”.

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