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Boom dell'high-tech in Toscana. Settore da oltre 70mila addetti

Le aziende tecnologiche hanno reagito meglio alla crisi: i risultati dell'indagine di Unioncamere e Sant'Anna

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
nanotech
Il settore dell'high-tech in Toscana si allarga e resiste alla crisi: attualmente conta oltre 10mila aziende per un'occupazione complessiva di 70mila addetti. Questi i risultati del secondo rapporto annuale 'L'Alta tecnologia in Toscana', realizzato da Unioncamere Toscana e dalla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, presentato oggi a Firenze.

Secondo l'indagine diretta condotta su un campione di 1.575 imprese toscane del settore, oltre la metà delle aziende sono state costituite nello scorso decennio: il 73% ha meno di 10 addetti, ed il 20% non arriva a 50, mentre le poche medie e grandi contribuiscono per il 61% all'occupazione.

Le imprese high-tech sembrano anche aver reagito meglio della media alla crisi: nel biennio 2009-10 hanno evidenziato una variazione occupazionale del 5,1%, mentre nel 2009 il 39% degli operatori ha registrato un aumento del volume di affari, percentuale che sale al 50% per l'anno passato. "L'indagine condotta sul sistema high-tech regionale rivela inoltre un andamento migliore per le micro e le piccole imprese rispetto alle grandi e medie - sottolinea Roberto Nardi, vicepresidente di Unioncamere Toscana - le imprese più grandi si dimostrano particolarmente virtuose nei processi di internazionalizzazione e nella creazione di filiere di competenze all'interno del territorio".

Il 35% del fatturato di queste aziende è realizzato all'estero, anche in paesi una volta solo esportatori come la Cina: nel 16% dei casi tuttavia il cliente pubblico è quello principale. Secondo Gianfranco Simoncini, assessore regionale alle attività produttive, il rapporto presentato oggi deve essere "un punto di partenza per un percorso virtuoso, che la Regione intende incoraggiare attraverso il potenziamento del sistema per l'innovazione e il trasferimento tecnologico".