Dal 2009 al 2010 la Toscana ha registrato una crescita di 40 imprese fra gelaterie e pasticcerie. La regione nel giro di 12 mesi è passata da 1321 a 1361 sedi di impresa. Nello stesso periodo si nota anche un aumento dei punti vendita di 30 unità, con il risultato che da 1728 gelaterie e pasticcerie si passa a 1758 esercizi commerciali dove comprare e consumare dolci e gelati. Una impennata importante si registra in provincia di Firenze, con un aumento da 360 a 382, vale a dire del 6,1%, superata solo da Siena +9% e Pisa +8,3%.
Su base nazionale si ripete l’aumento delle imprese registrate nella categoria gelaterie e pasticcerie: dal 31 dicembre 2009 al 31 dicembre 2010, le imprese passano da 18.688 a 19.386 e le unità locali o punti vendita crescono di quasi mille unità, per la precisione di 998, passando da 22.588 a 23.586. Lo afferma Unioncamere Toscana nelle sue abituali rilevazioni sull’economia nazionale. Intanto l’IGI (Istituto del gelato italiano) rileva che nel primo trimestre 2011 si è registrato un aumento dei volumi del consumo di gelato dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda il 2010, invece, a livello assoluto i quantitativi pro capite del gelato consumato dagli italiani si sono attestati sui 3,5 kg, appena al di sotto della media degli ultimi anni.
In totale, nel 2010 sono state consumate 1 miliardo e 282 milioni di porzioni da confezioni in vaschette o secchielli, 1 miliardo e 277 milioni di porzioni da confezioni multipack (ovvero confezioni famiglia delle diverse specialità), 589 milioni di porzioni da passeggio, 256 milioni e mezzo di porzioni di gelato sfuso, 117 milioni di porzioni da torte e tranci e oltre 27 milioni di porzioni di specialità da tavola in confezioni singole. Inoltre secondo l’elaborazione Sigep su dati Acomag – Aiipa – Confartigianato – Unioncamere, le tonnellate di gelato artigianale consumate annualmente in Italia si assestano attorno alle 360.000 e, soprattutto, il giro d’affari nella gelateria artigianale italiana è di 2,5 miliardi di euro.
I dati sottolineano una tendenza importante, relativa allo sviluppo dell’universo gelato nel paese e in Toscana, che in un momento di crisi e di aumento della disoccupazione pone il mestiere di gelataio come una valida alternativa. I numeri sono confermati dalle aziende che operano nel settore e che constatano una richiesta di formazione in questo senso. Vanno in questo senso le tendenze evidenziate da Carpigiani University, azienda leader nel settore della produzione di macchine per la gelateria artigianale, ma soprattutto la scuola di gelateria più prestigiosa del mondo, con i laboratori più grandi (oltre 300 metri quadrati) e all’avanguardia tecnologica (40 dei più innovativi macchinari Carpigiani). Dall’agosto del 2009 al settembre del 2010, in pratica in un solo anno accademico, l’università del gelato ha registrato un più 505 delle docenze, passando da numeri comunque rilevanti, come i 6.000 iscritti di due anni fa ai 9.000 della scorsa stagione