Enogastronomia/ARTICOLO

Il vino biologico della Spinosa Un'eccellenza toscana nel mondo

Nel cuore dei Colli Fiorentini a Barberino Val d'Elsa una piccola azienda a basso impatto ambientale utilizza tecniche biologiche per creare vini premiati all'estero

/ Costanza Baldini
Mer 23 Settembre, 2015
La Spinosa

La Spinosa nasce all’inizio degli anni Ottanta dalla passione un gruppo di amici che si innamorano del territorio toscano e del suo vino e che con il sogno di fondare un'azienda agricola a basso impatto ambientale per produrre un vino biologico acquistano dei terreni abbandonati da anni tra Firenze e Siena. Iniziano così a coltivare viti e olivi una produzione che non tarda ad affermarsi soprattutto all’estero, dove si è più sensibili nei confronti della filiera biologica e che fa vincere all’azienda numerosi premi, tra cui al recente Asia Wine Trophy 2015: il Silver per il Chianti Colli Fiorentini 2012, il Gold per il Chianti Riserva 2011, il Silver per il Prunaiolo 2011 e Double Gold per il passito Foco d’Ambra.

Noi siamo andati ad intervistare Damiano Videsott, cofondatore della Spinosa con Danilo Presezzi, Claudia Caccetta e Gianfranco Ossola, per farci raccontare la loro avventura.

Damiano, com’è iniziata la storia della Spinosa?
Io sono arrivato nel '78. Ho seguito un corso della Provincia di Firenze che mi ha dato un diploma di esperto potatore di viti, olivi e anche di meccanizzazione agricola e con questo diploma in tasca ho lavorato in alcune grosse aziende. Poi ci siamo messi insieme con gli altri tre soci e abbiamo costituito la cooperativa nell'82. Attualmente siamo una società agricola che conduce un'azienda di circa settanta ettari. Siamo stati tra i primi ad utilizzare tecniche biologiche e tra i primi ad essere certificati. Siamo certificati biologici dal '94 ma molto prima già utilizzavamo queste tecniche senza diserbanti e concimi di sintesi. Eravamo veramente dei pionieri, lo abbiamo fatto per scelta, perché ci credevamo. Volevamo che il vino prodotto dalla nostra azienda nascesse senza l'utilizzo dei prodotti chimici perché pensavamo che fosse meglio, sia per noi che usavamo questi prodotti, sia per i consumatori. 

Come mai il nome "La Spinosa" e il simbolo dell'istrice?
Perché all'inizio quando acquistammo quest'azienda c'erano tantissimi istrici che circolavano liberamente. L'istrice è un animale notturno, quando è abituato a non sentire rumori circola liberamente ovunque, quindi noi li incontravamo praticamente tutte le sere. Poi man mano gli istrici si sono ritirati in una zona che noi chiamiamo "Istricilia". Proprio qui a Barberino in dialetto l'istrice si chiama "La Spinosa" ed è per questo che chiamiamo così.

Spiegaci qual è la differenza tra un vino biologico e un vino non biologico
Il procedimento per arrivare a fare un vino biologico è dal punto di vista dell'elaborazione lo stesso di un vino non-biologico, ma i trattamenti a partire dalla coltivazione della vite sono profondamente diversi. Noi non possiamo utilizzare alcun antiparassitario chimico di sintesi e possiamo usare solo concimi per agricoltura biologica che sono cioè a base di letame pellettato. Non possiamo usare alcun tipo di diserbo e utilizziamo delle macchine per la pulizia del vigneto tra vite e vite che fanno un lavoro meccanico.

[it_gallery]

La soddisfazione più grande nel fare questo lavoro?
Sicuramente vedere crescere dal niente un'azienda e costruire un mercato importante all'estero facendoti conoscere per la qualità dei tuoi prodotti. Noi siamo un'azienda di prima generazione, cioè la nostra non è un'azienda blasonata che ha le varie generazioni qui in Toscana. Veniamo tutti da fuori zona, non siamo toscani di origine e per noi è motivo di orgoglio essere arrivati ad essere conosciuti in tutta Europa. Abbiamo partecipato a numerose fiere del settore all'estero, specializzate nel biologico, per esempio la Biofach a Norimberg e altre in Germania e in Francia. Questo ci ha permesso di partecipare a vari concorsi e vincere molti premi. Il nostro mercato è principalmente il Nord Europa, poi abbiamo un importatore negli Stati Uniti, lavoriamo con un importatore in Giappone e vendiamo una piccola parte in Italia anche a traverso il nostro punto vendita a Barberino. 

Quali sono i principali vini che producete?
Siamo un'azienda nata per produrre vini rossi ma produciamo anche un bianco perché quando abbiamo rilevato i vigneti c'era anche una parte di vigna impiantata a uve bianche, il Trebbiano e la Malvasia. Negli anni abbiamo impiantato anche lo Chardonnay, quindi facciamo un solo vino bianco con queste tre uve. I vini rossi sono il nostro punto di forza: il Chianti Docg Colli Fiorentini, il Chianti Riserva, poi abbiamo dei vini invecchiati a maturazione nel legno il Gorgottesco, il Prunaiolo e infine facciamo un rosato, un passito e la grappa.

Come va la vendemmia quest'anno? Dicono che sia la migliore degli ultimi vent'anni
Adesso che siamo a metà vendemmia possiamo dire che siamo soddisfatti, la qualità è eccellente, l'uva è molto sana e c'è anche la quantità. Quindi una giusta quantità con un giusto equilibrio di maturazione e il grado alcolico è abbastanza elevato quindi posso dire che siamo contenti, molto contenti. 

E il futuro cosa riserva?
Vogliamo aumentare la produzione e le vendite sempre restando nel biologico perché noi ci crediamo. Il nostro prossimo obiettivo è scoprire nuovi mercati all'estero dove il biologico è già una realtà consolidata. In Italia in questo senso siamo ancora all'inizio.

Per informazioni:
http://www.laspinosa.it/

[it_mappa]