Made in Toscana/ARTICOLO

Le imprese lucchesi si aprono alla Cina

Primi passi della Provincia per portare le eccellenze del territorio in Oriente

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, apre alla Cina per promuovere le imprese e i prodotti lucchesi nel più grande Paese d’Oriente. Domenica scorsa, infatti, nell’ambito di un progetto di interscambio con la Cina, promosso dalla Regione Toscana, rappresentata nell’occasione dal consigliere Ardelio Pellegrinotti, è stata ricevuta, a Palazzo Ducale, una delegazione di industriali guidati dal vicesindaco di Chuzhou. 

E’ in corso un progetto per l’apertura a Chuzhou – distretto di oltre 4 milioni di abitanti tra Nanchino e Shangai – di una fiera permanente del Made in Italy, denominata ‘Principe d’Italia’: un intero complesso espositivo che accoglierà gratuitamente i nostri imprenditori per l’esposizione dei prodotti locali di qualunque settore, finalizzata alla commercializzazione nel mercato cinese.

2La visita della delegazione di Chuzhou ci consente di conoscere nuovi mercati e stabilire nuove relazioni - spiega Baccelli - si parla spesso di delocalizzazione, ma qui il discorso è del tutto diverso: si tratta, virtuosamente, di promozione e commercializzazione. Se ambiamo davvero a superare la crisi, dobbiamo aprire le menti ed essere più intraprendenti: cercare soluzioni che ci consentano di ampliare i mercati di riferimento per mantenere l'occupazione e la produttività."

 

L’azienda che fa da pioniere nell’intervento è la Anhui Qiuli Industry Co. ltd, il cui presidente è il signor Xu Qiulin, conosciuto con il nome italianizzato in Giulini e unico imprenditore cinese iscritto a Confindustria, mentre il direttore marketing è il pratese Luigi Maffei. Le Regione Toscana, da diversi anni, promuove progetti di cooperazione internazionale con la Cina, e ha sviluppato un quartier generale delle relazioni istituzionali per favorire l'ingresso di soggetti economici e associazioni e lo scambio di know how tra le università, scambi che spazioano dal controllo della qualità delle produzioni agroalimentari all'innovazione fino alla tecnologia avanzata.