Nel mondo anglosassone è una pratica così diffusa da avere un nome, si chiama infatti doggy-bag la sportina in cui portare a casa gli avanzi di una cena al ristorante. Ma la pratica – che consente di risparmiare ingenti quantità di cibo – non si è diffusa in Italia né tantomeno in Toscana, dove solo un abitante su cinque lo fa solo occasionalmente. È questo il risultato di un'indagine di Coldiretti/Ixè che quantifica in oltre 75 chili l'ammontare del cibo che all'anno i toscani buttano nell'immondizia, pari a 300 mila tonnellate all'anno. Solo un toscano su cinque, emerge dalla ricerca Coldiretti, risulta aver chiesto al cameriere di mettere gli avanzi in una doggy-bag. Per uno su quattro chiedere al ristorante di portarsi gli avanzi a casa è addirittura da maleducati. C'è poi un'altra componente psicologica e culturale molto forte che incide in questa direzione: i toscani si vergognano. L'indagine è stata realizzata in occasione dell'introduzione in Francia dell'obbligo per i ristoranti più grandi di rendere disponibile a fine pasto ai loro clienti la doggy bag. La normativa francese entrata in vigore riguarda i ristoranti con più di 180 coperti e fa parte di una iniziativa del governo francese per dimezzare gli sprechi di cibo e per la ristorazione.
"La riduzione degli sprechi – spiega Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana – è prima di tutto una battaglia di civiltà e di rispetto nei confronti di chi non ha garantito il cibo a sufficienza per condurre una vita dignitosa e serena. Buttare via il cibo equivale ad erodere le speranze di vita di qualcuno. I dati sullo spreco sono impressionanti nonostante ci sia stata una riduzione, per effetto della crisi che ha indotto ad acquisti più ragionati e misurati, alla cucina fai da te e alla riscoperto delle ricette degli avanzi: ogni anno, ogni toscano, butta nell'immondizia, circa 75 chili di cibo. Una montagna di cibo che rappresenta una montagna di spreco. Ci si dovrebbe vergognare a buttare il cibo nella spazzatura non nel chiedere al cameriere di prepararci una vaschetta con gli avanzi".
Purtroppo in Italia, così come in Francia, esiste un blocco culturale che impedisce di chiedere di portare a casa il cibo o il vino avanzato. Negli Usa si tratta invece di una prassi consolidata. A fronte di un 25% che ritiene che sia da maleducati, conclude Coldiretti, c'è un 12% che richiede raramente la doggy-bag, il 15% non saprebbe che farsene mentre una maggioranza relativa del 28% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori: per loro il problema non si pone.