Cultura/

A Rondine Cittadella della Pace il Gonfalone d’Argento del Consiglio regionale della Toscana

"Per lo straordinario impegno con cui da 25 anni forma giovani provenienti da tutto il mondo per favorire la risoluzione non violenta dei conflitti, il confronto, il dialogo e la pace"

Mer 2 Marzo, 2022

Il Consiglio regionale della Toscana ha scelto di sostenere e riconoscere la strada tracciata dai giovani di Rondine Cittadella della Pace conferendogli il suo massimo riconoscimento, il Gonfalone d’Argento. Un gesto denso di significato in questi giorni in cui la guerra è tornata a bussare alle porte dell’Europa con il conflitto in Ucraina. Una cerimonia partecipata a cui non è voluto mancare il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI – Conferenza Episcopale Italiana, che ha visto la Cittadella della Pace muovere i suoi primi passi 25 anni fa.

Rondine Cittadella della Pace, è quel luogo di speranza, sulle rive dell’Arno vicino ad Arezzo dove si incontrano giovani da tutto il mondo, ragazze e ragazzi provenienti da Paesi in conflitto tra loro. E ogni giorno, insieme convivono e si formano, imparando a stare nel conflitto e a trasformarlo per prevenire la violenza e la guerra.

I giovani di Rondine guardano al futuro, rifiutano la guerra, rifiutano di essere vittime e scelgono di essere agenti del cambiamento, per incidere positivamente nei propri territori, una volta tornati a casa dall’esperienza in Toscana, proprio come fanno le rondini nel loro volo.

Sono loro, Gunay azerbaigiana, studentessa internazionale della World House e Luca, toscano, ex studente del Quarto Anno liceale d’Eccellenza a lanciare da Palazzo del Pegaso i messaggi più forti: non cedere mai all’indifferenza, scegliere il dialogo e il rispetto per essere attori della politica con la P maiuscola capaci di prendersi cura di un noi, capace di costruire un bene che non sia di pochi , che sia condiviso.

Nel servizio le interviste al presidente dell’Assemblea legislativa toscana Antonio Mazzeo e al presidente e fondatore di Rondine Franco Vaccari.

Per approfondire: www.intoscana.it