Attualità/

Dalla mafia alla comunità: Suvignano celebra la legalità che si coltiva

La tenuta toscana un tempo appartenuta a Cosa Nostra oggi è simbolo di riscatto e collaborazione tra enti locali, Regione e cittadini

Ven 4 Luglio, 2025

Dibattiti, idee, confronto tra istituzioni, Terzo Settore e cittadini. È questo il cuore della settima edizione della Festa della Legalità “Suvignano Tenuta Aperta”. Un momento per riflettere e agire sul tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Nel corso della giornata, è stata avviata la costituzione di un Coordinamento dei Comuni toscani per rafforzare la rete territoriale, promuovere buone pratiche e costruire una governance condivisa, con l’obiettivo di trasformare i beni sottratti alle mafie in strumenti di crescita per le comunità.

La tenuta di Suvignano, un tempo in mano a Cosa Nostra, è stata confiscata nel 2007 dopo una lunga inchiesta iniziata nel 1983 con Giovanni Falcone. Dal 2019 è gestita dalla Regione Toscana tramite Ente Terre Regionali. Oggi è una realtà agricola e zootecnica, ma anche luogo di accoglienza, formazione, cultura e impegno civile. Un modello che ha saputo trasformare un simbolo di illegalità in un punto di riferimento per tutta la Toscana soprattutto per le nuove generazioni.