Enogastronomia/

In Toscana l’agricoltura biologica è già tradizione: un esempio nel Chianti aretino

Continua il nostro viaggio nelle realtà tipiche del territorio: l'azienda agricola La Torre da quindici anni porta avanti questo tipo di produzione. La vicepresidente Saccardi: "Oggi il 35% delle aziende toscane ha scelto il biologico, ben oltre l'obiettivo europeo del 25%"

Ven 18 Febbraio, 2022

Una realtà agricola che nasce negli anni Venti, ma che custidisce e valorizza tracce di epoche lontane: un castello di difesa longobardo in località Chiassa Superiore, in provincia di Arezzo. Qui l’azienda agricola e agriturismo La Torre da quindici anni coltiva e produce grano antico, olio, vino e vinsanto seguendo il metodo biologico. Uno dei primi esempi in Toscana, seguita da sempre più aziende che puntano più sulla qualità che sulla quantità.

L’impegno di mezzi e fondi messi in campo dalla Regione Toscana sta rafforzando questo filone, che oggi è molto più di una moda e che va a tutelare un territorio dall’alto valore ambientale e soprattutto prezioso per la sua biodiversità. “Puntare sul biologico è uno degli strumenti che abbiamo contro il cambiamento climatico. La Toscana investe 70 milioni di euro l’anno”, ha spiegato la vicepresidente e assessore Stefania Saccardi.

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