La castanicoltura in Toscana tra nuove frontiere della nutraceutica e mondo del vino
A Castanea Expo esperienze a confronto per analizzare le prospettive del comparto nel segno di tradizione e innovazione
La castanicoltura in Toscana ha sempre giocato un ruolo di primo piano. Un secolo e mezzo fa la regione produceva due milioni di quintali di castagne: era la prima produttrice al mondo. Oggi la castanicoltura, lontana dai fasti del passato, è in cerca di un rilancio come è emerso a Castanea Expo in Fortezza da Basso a Firenze.
Senza rinnegare la tradizione si stanno facendo strada nuovi utilizzi tanto in ambito alimentare, sfruttando le virtù nutraceutiche delle castagne, che nel mondo enoico. Il legno di castagno è stato utilizzato con successo per i carati destinati all’affinamento del vino. Tante le potenzialità che la castanicoltura può ancora esprimere nel segno dell’innovazione.