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Protezione Civile, a Castelnuovo di Garfagnana prima esercitazione nazionale per i soggetti fragili

Da questa sperimentazione sul campo nascerà un modello condiviso in tutta Italia per l'assistenza in emergenza alle persone con fragilità come anziani, disabili, donne incinta o con bambini piccoli

Lun 16 Ottobre, 2023

È andata in scena a Castelnuovo di Garfagnana la prima esercitazione di protezione civile a livello nazionale per testare le procedure per la gestione delle persone fragili durante le emergenze. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di sviluppare un modello operativo valido in tutta Italia per la gestione delle fragilità, intese non solo come persone con disabilità, ma anche anziani, donne incinta o con bambini piccoli.

Alle 10:30 si è verificata la prima scossa di terremoto simulata che ha visto l’attivazione del Centro Operativo Comunale di Castelnuovo e delle funzioni necessarie per la gestione delle emergenze. In questa prima fase il fulcro delle attività è stato verso soggetti con disabilità intellettive che non avevano riportato ferite durante il sisma ma che hanno avuto bisogno di assistenza, qui le squadre di valutazione sono intervenute per registrare le esigenze immediate di queste persone. Alle 13:30 è seguita una seconda scossa, sempre simulata, che ha avuto al centro l’intervento verso donne incinta, anziani e donne con bambini piccoli.

Il fulcro dell’esercitazione è stato il Centro Operativo Comunale di Castelnuovo, che ha testato così la sua operatività con la verifica delle 34 aree di attesa, attraverso la procedura di gestione delle persone fragili prevista dal piano comunale. Sono state messe in atto le nuove procedure per l’individuazione dei soggetti fragili, con la partecipazione attiva e l’impiego dei medici e delle squadre SVEI composte dai volontari sanitari delle Misericordie, Anpas e Croce Rossa, e degli Infermieri dell’azienda Sanitaria locale.

La scelta a livello nazionale è ricaduta sulla Toscana e, proprio sul Comune di Castelnuovo di Garfagnana, perché questo comune della provincia di Lucca ha sviluppato già da qualche anno una procedura specifica per la gestione delle fragilità in emergenza all’interno del piano di protezione civile e sta portando avanti una attività di mappature della disabilità sul territorio. A questo si è aggiunto un percorso di formazione dei volontari e delle varie categorie di persone fragili coinvolte nell’esercitazione.

Da questa esperienza sul campo arriveranno così indicazioni importanti per applicare e, se necessario intervenire, sulla direttiva SVEI che consente al Servizio nazionale di protezione civile di assistere, grazie all’intervento sul campo di medici e infermieri del sistema sanitario, la popolazione colpita, assicurando attenzione particolare ai soggetti più fragili che hanno bisogno di assistenza sociosanitaria.