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San Lorenzo tra festa e tradizioni, Giani: “Così viviamo lo spirito di comunità”

Il 10 agosto Firenze celebra il suo co-patrono con il corteo storico e momenti più conviviali, in attesa delle stelle cadenti

Gio 10 Agosto, 2023

“La giornata di San Lorenzo fa entrare Firenze in un’atmosfera particolare. Viviamo tutti insieme quindi questo momento di intenso rapporto fra la nostra storia e la nostra cultura e lo spirito di unione delle comunità oggi”. Lo ha detto il presidente Eugenio Giani partecipando alle celebrazioni del copatrono della città con una festa popolare molto sentita da tutti i fiorentini.

Dopo la sfilata del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina che da piazza della Signoria ha attraversato via Calzaiuoli, piazza San Giovanni, via Martelli e via dei Gori. Il presidente Giani, seguendo il Gonfalone della Città insieme al sindaco Dario Nardella e l’assessora alle confessioni religiose del Comune di Firenze,  Maria Federica Giuliani, è arrivato alla Basilica di San Lorenzo, dove è celebrata la Santa Messa con la tradizionale offerta dei ceri e la benedizione della città.

La festa ricorda la realizzazione della prima basilica intramuraria nel 1293, ricorda Giani. “Fu la Beata Giovanna, per il miracolo ricevuto di aver partorito un figlio a cinquant’anni, a dare le risorse per costruire questa che per secoli è stata la basilica più importante del centro storico,  prima che fosse costruito nel 1296 il Duomo. In qualche modo San Lorenzo dunque, per Firenze, è la festa che ricorda una storia millenaria che ci arriva dalla prima epoca cristiana quando i Cristiani erano schiacciati dal pericolo che i Romani avvertivano nei confronti della nuova religione. In qualche modo il 10 agosto è una festa della città ma anche di tante realtà della Toscana: San Lorenzo è il patrono di Grosseto ma anche di tante altre cittadine come ad esempio Montevarchi, Sovicille e Borgo San Lorenzo”.

San Lorenzo fu arso vivo sotto l’imperatore romano Valeriano in seguito ad una persecuzione e il 10 agosto di ogni anno a Firenze si ricorda proprio il suo martirio, avvenuto nel 258 d.C.