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Valdarno di Sopra Doc, la denominazione più antica si afferma nel segno del biologico

Venti aziende seguono un disciplinare unico per garantire la massima qualità. La vicepresidente Saccardi: "Il biologico è un filone importante. La Regione investirà 100 milioni in due anni". Viaggio nel cuore del territorio, nella cantina de Il Borro della famiglia Ferragamo

Mer 16 Giugno, 2021

Venti produttori per una denominazione,  la Valdarno di Sopra doc, che ha origini antiche – si parla del 1700 –  ma è di recente costituzione: la prima vendemmia è del 2011. Venti aziende votate alla produzione biologica, con un disciplinare unico nel suo genere. Nel cuore di questo territorio c’è il Borro, un borgo medievale sospeso nel tempo recuperato dalla famiglia Ferragamo nel 1993 è reso albergo diffuso e poi Relais & Châteaux,

1100 ettari di tenuta delimitato dalla dorsale appenninica del Pratomagno e dai monti del Chianti.  È anche azienda agricola, con  29 ettari di uliveti, 272 ettari destinati a foraggi e seminativi, tre ettari all’orticoltura biologica e i restanti terreni dedicati alla silvicoltura.  importante anche la produzione  vitivinicola, con 86 ettari, specializzata in vini di alta qualità con procedimenti innovativi e sostenibili, come il progetto vino in anfora con le terrecotte dell’impruneta: un processo tecnico particolare che consenta una vinificazione migliore per il sangiovese.

Un’attività a impatto zero, che grazie alle innovazioni energetiche introdotte riesce a produrre tre volte l’energia consumata.
A Il Borro c’è la famosa cantina d’autore  disegnata dall’architetto Elio Lazzerini, che ha dato una nuova e prestigiosa veste a quella che è riconosciuta come una delle cantine più antiche, dove furono realizzati i primi tentativi di Chianti.

Questa zona del Chianti è stata sempre caratterizzata dalla coltivazione di vigne e olivi. Bisogna andare indietro nel 1716, all’editto del Granduca di Toscana Cosimo III, che indica le zone destinate alla produzione di vino di qualità. L’editto prevede la divisione della regione Chianti in quattro aree di pregio vitivinicolo: il Chianti centro (tra Panzano e Greve), il Carmignano (a ovest di Firenze), Pomino (a est di Firenze) e la Val d’Arno di Sopra, appunto.

La DOC della Valdarno di Sopra è stata riconosciuta nel 2011 ed è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie: Bianco anche Spumante di qualità, Rosso, Rosato anche Spumante di qualità, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Sangiovese, Syrah, Sauvignon e Passito.