Viaggio nella Toscana delle castagne: storie di territori, comunità e futuro
Tradizione, turismo e nuove economie: a Castanea Expo un confronto fra le diverse realtà della regione che producono castagne o derivati a denominazione
In Toscana il castagno non è mai solo un albero. È paesaggio, lavoro, cultura. È un filo che attraversa le montagne e lega tra loro comunità diverse, trasformando un prodotto tradizionale in una risorsa contemporanea.
Da qui partono storie diverse, che cambiano volto a seconda dei territori, ma che condividono lo stesso rapporto profondo tra uomo e bosco. Di questo si è parlato a Castanea Expo, la prima fiera italiana dedicata alla filiera castanicola che si è tenuta alla Fortezza da Basso a Firenze.
A Marradi, nel Mugello, il marrone diventa festa collettiva. La Mostra Mercato del Marron Buono trasforma il borgo in un teatro diffuso, dove turismo e comunità si incontrano ogni autunno.
Sul Monte Amiata, il castagneto si vive in modo immersivo con percorsi nella natura e itinerari enogastronomici. A Caprese Michelangelo, la castagna DOP diventa occasione di incontro e di memoria condivisa. In Garfagnana, farina di neccio DOP, miele di castagno e dolci tradizionali costruiscono un’offerta di turismo lento che accompagna il visitatore in tutte le stagioni.
In Lunigiana, infine, il castagno incontra l’impresa contemporanea. A Ugliancaldo nasce una storia di coraggio: una birra alla castagna che parla di territorio e futuro.