Made in Toscana/ARTICOLO

Agricoltura motore anti-crisi Va bene l'export pisano

E' quanto emerge da una relazione sull'andamento dell'economia da parte di Coldiretti. Primo trimestre 2013: vino (+5,7%) e olio extravergine di oliva (+10,5%)

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
vino e olio
L'agricoltura continua a girare. Non è sfiorata dalla crisi e manda segnali positivi nonostante l'andamento climatico e l'aumento dei costi di produzione. Il progetto per una filiera agricola tutta italiana funziona perché i mercati esclusivi degli agricoltori, le botteghe e le aziende di vendita diretta accreditate a Campagna amica sono un antidoto alla recessione e al crollo dei consumi. E' quanto emerge dalla “Relazione sull'andamento dell'economia pisana nel 2012 e nei primi mesi del 2013” da parte di Coldiretti (info su www.pisa.coldiretti.it).

Va bene l'export pisano. Due dei principali prodotti del paniere si confermano anche nel primo trimestre 2013: vino (+5,7%) e olio extravergine di oliva (+10,5%). Nel 2012 si è registrato il record storico per le esportazioni con 36 milioni di euro di controvalore pari ad una crescita del 7,6%. Vino e olio sono i due prodotti che occupano complessivamente l’80% della superficie agricola utilizzata dalle imprese della Provincia di Pisa (circa 100mila ettari) dietro solo ai seminati (56%). Gli indicatori, quelli riferiti all’export della capacità del Made in Tuscany di penetrare nei mercati internazionali e della progressiva rivoluzione culturale ed imprenditoriale delle imprese agricole sono diminuite rispetto a 10 anni fa (trend nazionale), ma sono molto più strutturate e globalizzate.

“Al livello interno e territoriale il nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana – ha commentato Fabrizio Filippi, presidente provinciale Coldiretti – ha permesso alle aziende agricole di ritrovare un contatto diretto con il consumatore finale attraverso le occasioni in particolare dei mercati, oggi ben 7 in tutta la provincia. Abbiamo dato la possibilità all’impresa di vendere direttamente e di avere un canale privilegiato per vendere i suoi prodotti, al consumatore di acquistare senza intermediazioni prodotti di qualità, locali e spesso con una forte convenienza economica”.