Made in Toscana/

Moda Made in Tuscany. Dall’Istituto Modartech di Pontedera le nuove collezioni dei giovani designer

Un nuovo modo di pensare fuori dagli schemi ed elaborare strategie innovative capaci di proiettare la moda Made in Tuscany e Made in Italy in un’altra dimensione. Il frutto della sinergia vincente tra creatività, distretti industriali e istituzioni

Sab 2 Luglio, 2022

L’Istituto Modartech apre le sue porte nell’ex area Piaggio a Pontedera, sede della Scuola di alta formazione. Una grande festa che ha come protagonisti i progetti di moda e comunicazione realizzati dagli studenti. È Co-Lab Evolution, laboratorio di talenti.

A Co-lab Evolution va in scena in futuro della moda, nel lavoro dei giovani pionieri formati da Modartech.

Nei progetti dei giovani designer c’è un profondo legame con la natura e una connessione con il Metaverso, trend 2022 e 2023 di moda, comunicazione e mondo tech. Per vivere il presente con i piedi ben saldi a terra e alle origini e la mente già tra le nuvole, quelle del cloud. Sono quarantatré le collezioni in mostra, la fioritura più preziosa e inaspettata del tempo della pandemia.

Tra capi iconici, tessuti avatar come una doppia pelle, Modartech presenta alla moda una nuova generazione di designer, figlie e figli dell’esaltazione del craftmanship, il saper fare artigiano che non ha mai smesso di essere protagonista.

Moda è libertà, è ricerca interiore dedicata all’identità. La forma più autentica di esprimere sé stessi. E indossare un abito è come ritrovare o scoprire la propria nuova vera voce.

Dalla scuola di alta formazione di Pontedera l’invito a buttare il cuore oltre gli ostacoli, a non accontentarsi e sperimentare ciò che nuovo, ciò che spaventa. A diventare persone capaci di accogliere il nuovo che c’è in noi e nel mondo.

Nel servizio le interviste al presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, al direttore dell’Istituto Modartech Alessandro Bertini, alla direttrice creativa dell’Istituto Modartech Alessandra Carta e agli studenti Roberto Becai, Enrico De Marchi e Giuditta Rossi.

Per approfondire: www.intoscana.it