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Monoclonali, Giani: “La prima vera medicina contro il covid”

In Toscana a disposizione 1080 fiale prodotte all'estero del farmaco per la cura del virus. 12 i centri individuati per la somministrazione: infettivologi, medici di medicina generale e Usca insieme in questa fase di lotta al covid-19.

Lun 22 Marzo, 2021

Arrivano in Toscana le prime 1080 fiale che consentiranno di curare i pazienti positivi al Covid, almeno quelli che hanno contratto da poco tempo il virus.

I dati degli studi a oggi pubblicati indicano che il beneficio è nei pazienti non ospedalizzati, quindi l’utilizzo è indicato in contesti più precoci della malattia, al fine di ridurre la carica virale del paziente ed impedirne il peggioramento, ha precisato infatti l’assessore alla sanità Simone Bezzini. In particolare questi farmaci sono destinati a pazienti con una malattia lieve o moderata, ma ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19 a causa di altre patologie croniche concomitanti all’infezione”.

Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha ricordato poi che da giugno la Toscana sarà in grado di produrre autonomamente gli anticorpi monoclonali e lo farà a Siena, dove  il farmaco per la cura al covid è stato studiato e messo a punto da Toscana Life Sciences.

“Abbiamo un contratto con Toscana Life Sciences da 100 mila dosi – ha annunciato Giani precisando poi che – in attesa della produzione “in house” che partirà tra qualche mese, la Toscana si sta organizzando per la somministrazione delle dosi arrivate dall’estero.

Ci stiamo attrezzando per poter somministrare gli anticorpi monoclonali rigorosamente in ospedale. Sono 12 i centri individuati, intorno ai quali lavorerà una squadra formata da infettivologi e Usca”.