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Giornata della Memoria, la seduta solenne del Consiglio Regionale al museo della Deportazione di Figline

Inaugurato nel 2002 il Museo di Figline è un luogo simbolo dove la memoria viene coltivata e rinnovata ogni giorno. Oggi la seduta solenne dell’assemblea legislativa regionale. Mazzeo: "Le istituzioni devono uscire dai palazzi e rivolgersi a più persone possibile affinché ciò che è stato non accada di nuovo"

Ven 27 Gennaio, 2023

Un luogo simbolo. Fortemente voluto dai deportati superstiti di Prato. Il museo della Deportazione e Resistenza di Prato, a Figline per l’esattezza è un centro documentale e un luogo dove la memoria viene coltivata e rinnovata ogni giorno. E proprio qui il presidente del consiglio della Regione Toscana Antonio Mazzeo ha voluto quest’anno tenere la seduta solenne dell’assemblea in occasione della Giornata della Memoria che ricorre il 27 gennaio. “Compito delle istituzioni è coltivare e diffondere la memoria – ha detto Mazzeo – e per farlo devono uscire dai “palazzi” e parlare a più persone possibili”.

Il Museo di Figline ripercorre la vicenda dei lavoratori toscani arrestati e poi deportati dai nazifascisti in seguito allo sciopero generale del marzo 1944, ma è anche una cruda finestra sulle storie di milioni di uomini e donne, vittime di rastrellamenti avvenuti in ogni parte d’Europa.

“Qui, in queste sale – hanno aggiunto Aurora Castellani, presidente del Museo e Matteo Biffoni, sindaco di Prato – cerchiamo di portare avanti l’impegno a coltivare la memoria. Questo museo è l’antidoto all’indifferenza e all’oblio”.

Contro l’oblio e contro i rigurgiti di violenza e di odio razziale che soffiano sull’Europa e in Italia le istituzioni regionali, Consiglio e Regione, hanno rinnovato la promessa a impegnarsi affinché ogni giorno sia il 27 gennaio e affinché la memoria diventi un diritto. Diventa per questo fondamentale continuare a parlare e a coinvolgere i più giovani anche con iniziative come il Treno della Memoria che purtroppo la pandemia ha interrotto. Ma il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha rassicurato: “Il Treno della Memoria tornerà nel 2024”.