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La cultura non si ferma: un video racconta il porto di Livorno del ‘600

Sul canale YouTube del Mibact un video dell’Archivio di Stato di Pisa analizzando un antico dipinto fiammingo fa rivivere la vita portuale seicentesca

Porto di Livorno

L’attività sulle banchine, con facchini, remieri e carpentieri affaccendati all’allestimento delle galere per l’imbarco dei Cavalieri di Santo Stefano, sullo sfondo l’isola di Gorgona e il mare solcato da velieri e pescherecci: è questa la vita al porto di Livorno nel Seicento accontata da un dipinto anonimo dell’epoca, conservato all’Archivio di Stato di Pisa e da oggi visibile grazie al video pubblicato sul canale YouTube del Ministero dei Beni Culturali.

L’intero dipinto viene ripercorso dalle immagini, mentre una voce fuori campo racconta le vicende dell’ordine cavalleresco di Santo Stefano, alle dipendenze del Granduca di Toscana. 

Il dipinto, conservato a Pisa a Palazzo Toscanelli sul lungarno Mediceo, sede dell’Archivio di Stato, è opera di un artista di scuola fiamminga ed è un quadro di grandi dimensioni, simile a un set cinematografico, dove i diversi personaggi sono ritratti in scene di vita quotidiana. Grazie alla sua attenzione ai dettagli, il quadro ci permette di fare un viaggio indietro nel tempo e scoprire quali erano i costumi, i gesti, l’abbigliamento e gli usi in città alla fine del XVII secolo. 

L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna #laculturanonsiferma lanciata durante l’emergenza Coronavirus dal Mibact, per mostrare non solo le opere che non sono al momento accessibili al pubblico ma anche far scoprire il dietro le quinte dei beni culturali. Attraverso il sito e i propri profili social su Facebook, Instagram e Twitter il Ministero dei Beni Culturali rilancia così ogni giorno le numerose iniziative digitali in atto.

 

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