Cultura/

Musica, teatro e danza: sulle colline pisane arriva Collinarea, Festival del suono

Dal 12 luglio al 3 agosto in programma 27 spettacoli e laboratori tra il borgo di Lari, la Torre di Aquisana di Casciana Terme e il Parco fluviale di La Rotta a Pontedera

Il borgo di Lari - © Andrea Casini

Musica, teatro, danza, esperienze immersive per le famiglie, incontri con luminari del suono e concerti all’imbrunire: è questo il ricco programma di Collinarea, Festival del suono che torna ad animare le colline pisane e in particolare il borgo di Lari per la sua 26esima edizione che è stata presentata ieri in Regione a Firenze.

Un plauso alla manifestazione è arrivato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che tiene a rilevare come “un festival come Collinarea che anima lo splendido borgo di Lari racchiude l’idea di Toscana diffusa che l’attuale amministrazione è impegnata a sviluppare e valorizzare”.

“Il festival è un appuntamento centrale della proposta culturale estiva non solo della Valdera ma di tutta la Toscana – ha aggiunto l’assessora regionale a istruzione e formazione Alessandra Nardiniè capace di offrire una proposta che mette insieme innovazione, avanguardia e socialità, educando all’ascolto in un mondo in costante mutamento anche a livello sonoro grazie alle nuove tecnologie.” 

27 spettacoli dal 12 luglio al 3 agosto

Il ritorno sulle colline pisane è caratterizzato da tre settimane di eventi, da venerdì 12 luglio a sabato 3 agosto: 27 gli spettacoli in calendario, tra i quali 4 produzioni, 1 coproduzione, 10 tra prime e anteprime nazionali.

Inoltre, laboratori che spaziano dalla drammaturgia (con il regista e drammaturgo Francesco Niccolini) alla danza (con Chiara Visconti, Terapeuta Psico-corporeo), dalla sartoria (per il secondo anno consecutivo alle Manifatture Digitali di Prato, con il regista Loris Seghizzi e il costume designer Eros Carpita) alla voce (con Andrea Cramarossa, poeta, regista e attore). Un programma all’insegna della multidisciplinarietà e del coinvolgimento di cittadine e cittiadini.

Quest’anno Collinarea, Festival del Suono farà scalo, oltre che nello splendido borgo di Lari, nella suggestiva Torre Aquisana di Casciana Terme e nel bellissimo Parco fluviale di La Rotta, frazione del Comune di Pontedera.

Si parte venerdì 12 luglio, alle 10, con l’inaugurazione al Teatro comunale di Lari a cui interverranno il sindaco di Casciana Terme Lari Paolo Mori, l’assessora alla cultura Alessandra Dal Canto e l’assessora regionale Nardini.

I concerti e le esperienze musicali

La Sezione Suono (dal 12 al 14 luglio) prevede performance, concerti e incontri organizzati in collaborazione con varie università nazionali e internazionali, con la presenza di ricercatori e scienziati da tutto il mondo, per divulgare, sperimentare, sensibilizzare e divertirsi, sui temi del suono, del rumore e della vibrazione: Francesco Fidecaro, Alfredo Raglio, Patrizio Fausti, Jim Reekes, Massimiliano Zampini, Antonio Palermo, Maria Sciola, Alessandra Barbara Fioretti, John Stuart Reid, Gaetano Licitra, Arianna Astolfi tra i nomi di rilievo scientifico e divulgativo da non perdere.

Per i concerti e le esperienze musicali saranno protagonisti: Le Scat Noir, Note Quartet in Nadir, Petra Magoni & Finaz in Equilibrismi, Sandro Paradisi in concerto per fisarmonica, Rachele Andrioli e Coro a Coro in Leuca, Eros Buteo in concerto, Musica & Muse in Ennio Morricone tra Mito e Magia, Ensemble Musica Officinalis in Amb Amor!, TUTTinMUSICA in concerto New Choir, Sartoria Caronte in Danza Meccanica Sospesa, per concludere con Cocomero!, il Dj-set dell’artista e performer Silvia Calderoni.

La prima dell’opera ubiqua Bohème, omaggio a Puccini

In programma il 2 e 3 agosto la prima nazionale dell’attesa opera ubiqua Bohème – la povertà mi è lieta, dedicata a Giacomo Puccini, nell’anno delle celebrazioni del centenario della morte del Maestro. Un nuovo capitolo che conclude la trilogia che nel 2022 e nel 2023 ha visto a Lari l’allestimento di Atroce Favola (Madama Butterfly) e Turandot – ombra della luce.

Lo spettacolo ubiquo mette in dialogo sei diverse location di Lari (Teatro Comunale, Castello dei Vicari, piazze, chiese e studio di registrazione), creando un unico palcoscenico e un’unica performance diffusa nel borgo, grazie a Connessioni©, l’innovativa idea di Mirco Mencacci e Loris Seghizzi che crea un incontro tra linguaggi, tecnologia e forme d’arte.
Le location dello spettacolo sono connesse grazie a un cablaggio in fibra ottica dedicato esclusivamente alla realizzazione di spettacoli dal vivo dislocati sui vari palcoscenici. Gli artisti si muovono da un luogo all’altro, tra proiezioni audio e video, ascoltandosi e vedendosi tra loro con latenze pari a zero.

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