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Ranuccio Bianchi Bandinelli, un secolo dopo: Chiusi celebra il maestro dell’Etruscologia

Il celebre archeologo viene celebrato dal 28 al 30 novembre con tre giornate di incontri, tavole rotonde e visite guidate, che ricostruiscono il suo contributo scientifico sul territorio della Valdichiana

Ranuccio Bianchi Bandinelli

Dal 28 al 30 novembre 2025 Chiusi, Sarteano e l’intera Valdichiana senese ospitano un grande convegno dedicato a Ranuccio Bianchi Bandinelli, a cento anni di distanza dall’inizio delle sue celebri campagne di scavo nell’area chiusina.

Archeologo, storico dell’arte e figura centrale della cultura italiana del Novecento, Bianchi Bandinelli viene celebrato attraverso tre giornate di incontri, tavole rotonde e visite guidate, che ricostruiscono non solo il suo contributo scientifico, ma anche il contesto storico e culturale in cui operò.

Il convegno

Il convegno intende restituire la figura di un intellettuale che ha saputo unire rigore scientifico e visione culturale.

Le sue campagne di scavo, avviate nel 1922, e la sua attività di ricerca – dalla rilettura dei materiali chiusini alla rifondazione degli studi etruschi – rappresentano ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile.

A cent’anni da quelle ricerche, il territorio gli rende omaggio attraverso un progetto corale che unisce studiosi, istituzioni e comunità locali.

Venerdì 28 novembre – Chiusi, Teatro Mascagni

La prima giornata si apre al Teatro Mascagni di Chiusi con i saluti istituzionali delle autorità locali, regionali e nazionali. La Sessione I, moderata da Gilda Bartolini, è dedicata alla ricostruzione del quadro storico e insediativo dell’Etruria interna, con particolare attenzione al territorio chiusino.

Gli interventi esplorano l’evoluzione dei centri etruschi, delle necropoli e delle dinamiche funerarie, fino alle prime forme dell’urbanistica chiusina.

Nel pomeriggio si entra nel vivo del rapporto fra Bianchi Bandinelli e Chiusi: la Sessione II, coordinata da Laura Maria Michetti, ripercorre la produzione scientifica dello studioso, la sua attività di ricerca nell’area, i materiali da lui studiati e le trasformazioni del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi durante il suo operato. L

a giornata si chiude con l’intervento dedicato al tema dell’anatomia urbana della Chiusi etrusca e altomedievale.

Il mosaico romano della Violella esposto al Museo Etrusco di Chiusi

Sabato 29 novembre – Sarteano, Teatro degli Arrischianti

La seconda giornata si trasferisce a Sarteano. Dopo i saluti istituzionali, la Sessione III – moderata da Giuseppe Sassatelli – affronta temi legati alle nuove scoperte e agli studi recenti sul territorio chiusino e sarteanese: dagli inediti di Chiusi, alle ricerche su Poggio Renzo, alla topografia delle necropoli, fino ai nuovi approfondimenti sulla villa romana di Claudio Bizzarri.

Nel pomeriggio la Sessione IV esplora i confini etruschi del territorio chiusino e le nuove letture rese possibili dalle ricerche più recenti e dal riesame dei materiali studiati da Bianchi Bandinelli.

Domenica 30 novembre – Visite guidate nei luoghi della ricerca

La giornata conclusiva è dedicata al territorio: una serie di visite guidate gratuite permette ai partecipanti di esplorare i siti archeologici che hanno segnato la storia degli studi su Chiusi e sull’Etruria meridionale.

Dal Monte Cetona alla necropoli di Poggio Renzo, dal Museo Civico di Chianciano al Museo Diocesano, fino ai percorsi urbani fra il Museo della Cattedrale e le catacombe cristiane, la Valdichiana diventa un vero e proprio laboratorio a cielo aperto.

Il Museo Etrusco di Chiusi

 

 

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