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“Teatri di confine” a Pistoia: cinque serate dedicate alla scena contemporanea

Dal 1° al 20 settembre prosa, danza e musica in un ricco cartellone di appuntamenti che saranno ospitati nel giardino e nel salone di Palazzo Fabroni, alla Fortezza Santa Barbara, al Funaro e al Piccolo Teatro Mauro Bolognini

Filippo Nigro Published on Max Italia – May 2012

Torna a Pistoia “Teatri di Confine” la rassegna dedicata alla scena contemporanea realizzata dall’Associazione Teatrale Pistoiese e dalla Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

Prosa, danza e musica in un ricco cartellone di appuntamenti che saranno ospitati nel giardino e nel salone di Palazzo Fabroni, alla Fortezza Santa Barbara, al Funaro e al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Toscana e dei Musei Civici di Pistoia.

Il programma

Il sipario sull’edizione 2022 si alza giovedì 1° settembre (ore 21.15): nel Giardino di Palazzo Fabroni (ingresso da Via Santa), Filippo Nigro e Fabrizio Arcuri portano in scena Every brilliant thing. Le cose per cui vale la pena vivere di Duncan Maillan. Con la complicità di alcuni spettatori — che potranno essere chiamati a impersonare alcuni dei personaggi minori — e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, Every brilliant thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.

Venerdì 2 settembre (ore 21.15), alla Fortezza Santa Barbara, Massimo Zamboni con la collaborazione di Cristiano Roversi (polistrumentista) e Simone Beneventi (percussionista, docente e ricercatore del suono), dà corpo alle trame musicali nel film Dracula di Tod Browning. Una sonorizzazione d’autore con geometrie ritmiche, suoni analogici e digitali ad accompagnamento di una pietra miliare dell’horror degli anni Trenta, uno dei più celebri Dracula della storia del cinema, reso leggenda dall’iconica interpretazione del protagonista Bela Lugosi.

Martedì 13 settembre al Funaro una serata multidisciplinare tra musica e danza, articolata in tre diversi momenti. Alle 19, per il Progetto Glocal Sound, il concerto della songwriter e chitarrista Francesca Morello, in arte R.Y.F. Il suo nuovo album Everything Burns, pubblicato per Bronson Recordings, si muove lungo coordinate dance-punk: è la prima incursione di R.Y.F. nella musica elettronica ed un omaggio a un esplosivo periodo di ispirazione. Con la pandemia che ha costretto i musicisti a uno stop, Francesca Morello si è trovata a lavorare meno con la chitarra e maggiormente con sintetizzatori e drum machine, strumenti che ha imparato ad apprezzare grazie a nomi d’avanguardia come Moor Mother e Special Interest.

RYF

Dalle 21 doppio appuntamento con Anticorpi eXpLo – tracce di giovane danza d’autore: in scena Fray di Olimpia Fortuni, interpretato da Pieradolfo Ciulli su musiche di Luca Scapellato e, a seguire, lo spettacolo Sarajevo. La strage dell’uomo tranquillo di Gennaro Lauro, artista associato di Sosta Palmizi, Premio Festival Equilibrio 2018. (Con l’acquisto del biglietto, è possibile prenotare a 8,00 euro un’apericena che si terrà alla Caffetteria del Funaro: info 0573 991609).

Il Piccolo Teatro Mauro Bolognini ospita, venerdì 16 settembre (ore 21.15), la produzione di Babilonia Teatri, compagnia da quasi vent’anni ai vertici del panorama della drammaturgia contemporanea: Mulinobianco. Back to the green future di Enrico Castellani e Valeria Raimondi. Con loro, i due giovanissimi figli, Ettore ed Orlando, assieme a Luca Scotton. Uno spettacolo che pone domande e si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il pianeta, un mondo in cui sembra ormai impossibile trovare un equilibrio tra naturale ed artificiale.

La rassegna si chiude martedì 20 settembre (ore 19.00), nel Giardino e nel Salone di Palazzo Fabroni. In scena De Il Diavolo e del suo Angelo. Evocazione del poeta Giuliano Scabia. A un anno dalla morte dello scrittore e drammaturgo Giuliano Scabia, due storici del teatro, Massimo Marino e Andrea Mancini, e due attori-musicisti, Annibale Pavone e Jacopo Yahya, ne rievocheranno la figura, sulle tracce di un suo mitico spettacolo, che lo aveva portato, dal 1979 al 1986, a girare l’Italia e l’Europa travestito da Diavolo e legato con una corda bianca a un Angelo violinista e flautista, recitando, ballando e cantando il testo da lui scritto “composto di danze, duelli, operine, racconti, vendite, musiche”. (Capienza limitata – prenotazione obbligatoria 0573 991609).

Sarajevo

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