La scuola nelle aree periferiche della Toscana può presentare difficoltà rispetto agli istituti dei grandi centri, ma anche opportunità. Una prospettiva nuova sulla Toscana diffusa, quella dei borghi e delle zone interne. Ne discute l’Istituto comprensivo Giovanni Mariti e Comuni nei quali è articolato – Crespina Lorenzana, Fauglia, Orciano Pisano, Santa Luce – nel primo festival della Restanza “Scuola ovunque bella” con il patrocinio di Regione Toscana, Anci Toscana e Indire. L’appuntamento è il 24 maggio a Santa Luce, all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia.
“Restanza” è un neologismo coniato da Vito Teti in un saggio del 2022. Ordinario di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria, Teti – ospite dell’evento – lo descrive come un atteggiamento che le persone adottano per cambiare le cose e per migliorare il mondo in cui abitano.

“Da sempre sappiamo come la provenienza territoriale sia un elemento centrale da valutare quando si analizzano le disparità di accesso al sapere e la conseguente mobilità sociale delle persone. Sarebbe limitativo pensare che solo la forbice tra nord e sud divida il paese. Esistono altre faglie che corrono tra città e aree interne e, dentro le aree urbane, tra centri e periferie – dichiara Raffaella Ioannone, dirigente scolastica dell’Istituto Mariti – Lo stesso Pnrr ha, tra i suoi obiettivi cardine, la riduzione dei divari territoriali: la consapevolezza diffusa in merito ai bisogni dei ragazzi e ragazze in formazione deve essere declinata in modo concreto e urgente per permettere a tutte e tutti di accedere ad una buona istruzione pubblica”.
Il programma
La scuola può essere motore di buone pratiche per ridurre lo spopolamento delle aree interne. Ne parleranno, nel corso della mattinata del 24 maggio, Vito Teti, i sindaci dell’area Giamila Carli, David Bacci, Alberto Lenzi e Giuliana Lenci, Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Simone Gheri, direttore AnciToscana, Michela Lazzeroni, professoressa di geografia presso l’Università di Pisa, Dario Missaglia, membro del Comitato tecnico scientifico dell’Associazione professionale Proteo Fare Sapere.
Spazio poi alle esperienze di cittadini e cittadine residenti nei piccoli comuni, delle delegazioni di studenti e genitori, rappresentanti dell’associazionismo e dell’imprenditoria locale. Il pomeriggio sarà poi dedicato alle attività laboratoriali per costruire proposte concrete per la sopravvivenza e la valorizzazione dei borghi e dei paesi in posti in luoghi periferici.
