Regione Toscana e Giovanisì rilanciano una campagna sui social media per promuovere tra i giovani toscani la rete di consultori del sistema sanitario e i relativi servizi.
150 punti in tutta la Toscana
La rete, gestita attraverso le tre Asl, conta su 150 punti che assicurano una diffusione articolata su tutti i territori della Regione. Offre servizi socio-sanitari di base ad accesso diretto e gratuiti per la prevenzione e la tutela della salute di ragazze e ragazzi, donne, coppie e famiglie. È in grado di assicurare percorsi integrati di accoglienza, assistenza e cura. Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2023, parlano di oltre 213 mila utenti che hanno fruito dei servizi nel corso dell’anno e di 530mila prestazioni erogate.
“A 50 anni dalla loro nascita, i consultori restano servizi fondamentali, rappresentano i primi veri servizi sociosanitari di prossimità diffusi nel territorio, e noi siamo impegnati a tutelarli – sottolinea il presidente della Toscana Eugenio Giani – rilanciare la campagna di informazione e comunicazione realizzata assieme al progetto regionale per l’autonomia dei giovani conferma la volontà dell’amministrazione di continuare a investire su queste strutture, facendole conoscere in primo luogo a ragazze e ragazzi”. Giani ha ricordato che “si può accedere liberamente e gratuitamente a tutte le prestazioni erogate, anche se minorenni, senza la presenza dei genitori, e se si è cittadini stranieri”.
I servizi diretti ai giovani
La campagna – che viene rinnovata mentre le esperienza di queste strutture compie 50 anni – punterà a far conoscere l’attività dei Consultori tra i giovani e gli adolescenti. In particolare quei servizi, distribuiti in 39 punti sui 150 totali, appositamente dedicati alle fasce giovanili. Qui ragazze e ragazzi possono ricevere informazioni e assistenza sul piano ginecologico/ostetrico, su quello psicologico e dell’educazione all’affettività e alla sessualità, su quello sociale.
Al loro interno personale medico-sanitario e socio-assistenziale è in grado di fornire supporto riguardo a un vasto arco di necessità e richieste: dall’interruzione volontaria di gravidanza, alla tutela del feto, alla contraccezione, alle malattie sessualmente trasmesse, fino all’individuazione precoce di stati di disagio familiare o al sostegno alle vittime di violenza.
“Queste strutture, che continuano a essere troppo poco considerate nel nostro Paese, sono luoghi di prevenzione, educazione, assistenza e follow up, ma prima ancora di libertà e emancipazione, che consentono alle persone, a partire dalle donne e dalle giovani donne, di fare scelte, spesso difficili, in autonomia e a garanzia dei propri diritti” spiega l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini.
La campagna di comunicazione sarà supportata da una strategia digitale pensata per raggiungere in modo diretto ragazze e ragazzi: dalla pubblicazione di contenuti editoriali sui canali social di Giovanisì al rilancio di messaggi in occasione di ricorrenze legate a temi sensibili (Giornate internazionali e nazionali di sensibilizzazione su temi come ad esempio Contraccezione, Salute Mentale e Violenza di genere), fino ad attività di carattere più propriamente pubblicitario sui social media mirate al target giovanile di riferimento.