Il Centro di Documentazione Aldo Mieli di Carrara, insieme a Azione Gay e Lesbica Firenze, IREOS – comunità queer autogestita e Hottanta remix, presenta “Fatti più in là. Storie e lotte queer in Toscana dal 1969 ad oggi”.
La mostra, che sarà aperta dal 29 novembre al 21 dicembre a Carrara in tre spazi (SECS, Teké Gallery e Civico5), ripercorre le principali tappe dell’attivismo, della cultura, dell’arte e della creatività LGBTQIA+ in Toscana negli ultimi 50 anni.
L’esposizione si articola in tre sezioni tematiche, offrendo uno spunto di riflessione sull’evoluzione delle dinamiche sociali, politiche, artistiche e culturali legate alla comunità LGBTQIA+ in Toscana.
Non solo attivismo, ma anche arte, cultura, clubbing e creatività sono al centro del progetto, con un focus sulla nascita e sull’evoluzione delle espressioni artistiche e culturali che hanno accompagnato le lotte per i diritti LGBTQIA+.

La mostra
L’esposizione, che comprende oltre 80 pannelli e una sezione multimediale, è arricchita da una selezione di materiali provenienti da archivi di associazioni, collettivi e singole persone che hanno contribuito a scrivere la storia dell’attivismo queer in Toscana.
Attraverso fotografie, documenti e oggetti simbolici, la mostra esplorerà le sfide e le vittorie del movimento, le esperienze quotidiane di resistenza, ma anche gli spazi di espressione culturale e artistica, che hanno avuto un ruolo fondamentale nel dar voce e visibilità alla comunità LGBTQIA+.
Il progetto non si limita a un semplice resoconto storico, ma si propone come un’occasione per riflettere sulle questioni attuali, sul presente e sul futuro della comunità queer in Toscana.
La mostra vuole dare spazio anche ai desideri e alle lotte che continuano a segnare il cammino verso l’uguaglianza e la libertà di espressione.
E’ un progetto a cura di Luca Locati Luciani (Centro di Documentazione Aldo Mieli), Bruno Casini (Hottanta remix), Alice Zoe Bresciani ed Eva Deste (Accademia di Belle Arti di Carrara). I testi sono di Riccardo Bulgarelli (European University Institute).
Al termine del progetto, sarà disponibile un archivio digitale sul sito del Centro di Documentazione Aldo Mieli, che permetterà di fruire dei materiali esposti anche online, per favorire la diffusione della memoria storica della comunità LGBTQIA+ in Toscana.
