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© Yannis Drakoulidis

Cultura /

A Luca Guadagnino il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2025

Il regista che ha lavorato con alcuni dei più importanti attori e attrici a livello internazionale è riuscito film, dopo film a portare il cinema italiano a nuovi vertici, raccontando le profondità dell’animo umano. Domenica 21 settembre la premiazione

A pochi giorni dalla presentazione alla Mostra del cinema di Venezia del suo ultimo atteso film “After The Hunt”, è stato annunciato che il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema sarà consegnato quest’anno al regista italiano Luca Guadagnino.

Guadagnino con la sua visione unica, la capacità di esplorare le profondità dell’animo umano e la sua estetica inconfondibile, ha saputo conquistare pubblico e critica internazionali, portando il cinema italiano a nuovi vertici.

Ha lavorato con alcuni dei più importanti attori e attrici a livello internazionale come: Tilda Swinton, Timothée Chalamet, Zendaya, Julia Roberts, Daniele Craig, Dakota Johnson, Ralph Fiennes. 

Il prestigioso riconoscimento sarà consegnato domenica 21 settembre al Teatro di Fiesole, in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Gruppo Toscano e Fondazione Sistema Toscana.

La serata di premiazione a ingresso gratuito si aprirà alle 20.45 con un incontro con Guadagnino e la presentazione del volume monografico dal titolo “Immagini allo specchio. Il cinema di Luca Guadagnino”, a cui seguirà la proiezione del film “Queer” in versione originale con sottotitoli in italiano.

Il regista sarà premiato dalla sceneggiatrice Francesca Manieri, che ha collaborato con lui nella miniserie televisiva “We Are Who We Are”. L’omaggio a Luca Guadagnino proseguirà con le proiezioni di “Io sono l’amore” del 2009 (24 settembre); “A bigger splash” del 2015 (1 ottobre) e infine “Bones and all” del 2022 (8 ottobre).

Luca Guadagnino ad aprile 2026 tornerà a Firenze per curare la regia di The death of Klinghoffer” al teatro del Maggio Musicale Fiorentino, sarà la prima volta in cui il regista cinematografico si cimenterà con un’Opera teatrale.

“Siamo davvero orgogliosi, quest’anno, di poter premiare Luca Guadagnino – dichiara Marco Luceri, coordinatore del gruppo toscano del Sncci un cineasta italiano dalla consolidata vocazione internazionale, che ha mosso i suoi primi passi nel mondo del cinema proprio come critico. Da questa radice ha saputo costruire un cinema d’autore ricco di suggestioni cinefile, ma costantemente aperto alle sperimentazioni dei numerosi linguaggi della contemporaneità. Guadagnino è un cineasta versatile, curioso, imprevedibile e spiazzante, che costringe pubblico e addetti ai lavori, all’uscita di ogni suo nuovo film, a riflettere sempre da un punto di vista diverso”.

Ha aggiunto Simone Emiliani, direttore artistico del premio: “Luca Guadagnino è, oggi, il regista più internazionale del cinema italiano. In una carriera quasi trentennale (dal primo cortometraggio Qui del 1997 al prossimo After the Hunt che uscirà nelle sale italiane dal 16 ottobre) ha diretto alcuni dei più importanti attori internazionali e soprattutto ha creato un solido e affascinante sodalizio artistico con Tilda Swinton che ha tenuto a battesimo il suo esordio nel lungometraggio (The Protagonists) ed è stata protagonista di alcune delle tappe più significative della sua filmografia come Io sono l’amore, A Bigger Splash e Suspiria. Del suo cinema seduce e contagia la sua sterminata cinefilia, la sua anima Nouvelle Vague, la capacità di fare propri e rendere ‘personali’ anche soggetti non originali come nel caso dei remake o adattamenti letterari come nel caso del travolgente Chiamami col tuo nome, dal romanzo di André Aciman. Oggi Guadagnino è tra quei cineasti che si riconosce anche solo da un’inquadratura, che si confronta con i generi classici (horror, thriller, melodramma, documentario) che poi però prendono i tempi e il ritmo del proprio cinema passionale, vertiginoso e che regala anche la magnifica illusione essere girato negli anni Settanta e Ottanta. Un cinema nel segno, tra gli altri, di Jonathan Demme e Bernardo Bertolucci, protagonista del suo magnifico documentario realizzato nel 2012 e codiretto con Walter Fasano. Per questo sono non solo contentissimo ma personalmente orgoglioso, euforico che sia lui a ricevere il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema 2025”.

Luca Guadagnino girando Queer, foto di Yannis Drakoulidis

Il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema

Il Premio ai Maestri del Cinema ogni anno porta a Fiesole alcuni fra i maggiori protagonisti del cinema internazionale.

Nato nel 1966 per volontà del Comune di Fiesole con lo scopo di consegnare un riconoscimento a quei registi che, con le loro opere, rappresentavano il cinema italiano nel mondo, fin dal 1972 il Premio ha allargato il proprio orizzonte, proiettandosi sulla ribalta internazionale.

Il 2000 segna l’avvio della collaborazione con il Gruppo Toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani che ne ha assunto la direzione artistica.

Il regista si aggiungerà così alla lista dei premiati che annovera, prima di lui: Gabriele Salvatores, Liliana Cavani, Asghar Farhādi, Mario Martone, Paolo Sorrentino, Robert Guédiguian, Vittorio Storaro, Stefania Sandrelli, Dario Argento, Giuseppe Tornatore, Terry Gilliam, Toni Servillo e Nanni Moretti. E tra i grandi del passato Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Orson Welles, Stanley Kubrick, Ingmar Bergman, Wim Wenders, Theo Angelopoulos, Marco Bellocchio, Ken Loach.

Luca Guadagnino – © Giulio Ghirardi

 

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