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L’amore eterno di Moni Ovadia in memoria delle vittime di Artimino

Nel piccolo paese toscano, il 6 agosto 1944, furono uccise cinque persone. Anche a 77 anni di distanza Artimino ricorda le vittime dei nazisti. Oltre alla cerimonia, in programma uno spettacolo poetico e musicale di Moni Ovadia

Moni Ovadia

Ci sono date che non si dimenticano. Tra queste c’è il 6 agosto del 1944. Quel giorno i nazisti uccisero cinque persone nella piccola comunità di Artimino, nel Comune di Carmignano, in provincia di Prato. I loro nomi sono Nella Nepi (40 anni), Vincenzo Del Conte (76 anni), Olinto Fontani (60 anni), Samuele Nepi (68 anni) e Zelinda Nesti (44 anni). Per ricordarli, la sera di sabato 7 agosto, le autorità locali deporranno una corona di alloro al cippo che gli è stato dedicato, in via dei 5 Martiri. Ma non finisce qua. Perché a seguire ci sarà un evento organizzato dall’assessorato alla cultura. Protagonista un ospite d’eccezione: Moni Ovadia.

Poesia e memoria

“Il componimento poetico ha una sua musicalità interna che lo rende tale. E la musica, arte assoluta, sa esprimersi in sé e per sé”

L’attore porterà in scena, sul palco dell’Anfiteatro della Villa medicea dei 100 camini (La Ferdinanda), il recital poetico ‘Un amore eterno. Musica e poesia’. “Il sentimento poetico e l’afflato musicale, nel momento in cui si manifestano all’uomo, sono uniti, sono fatti per intessere una relazione” scrive Moni Ovadia. “Il componimento poetico ha una sua musicalità interna che lo rende tale, e la musica, arte assoluta, sa esprimersi in sé e per sé, eppure desidera abbracciare l’arte della parola per generare il connubio poetico che dà vita alla forma canzone, al melologo, alla romanza, alla beceuse, al lied e a molteplici altre forme di canto esplicito o sotteso. Il pianoforte, che nella musica classica occidentale esprime la massima complessità e ricchezza nell’anima di un solo strumento, apre un orizzonte sconfinato al corteggiamento di note e parole. Con il pianista Vincenzo Pasquariello e la violoncellista Giovanna Famulari sonderemo la relazione fra musica e versi, incrociando celebri composizioni musicali con versi di grandi poeti a partire dal paradigma di un poema del neoellenico Yiannis Ritsos, che prende il titolo da una delle più celebri melodie per pianoforte di tutti i tempi, la sonata al chiaro di luna di Ludwig Van Beethoven, per sondare rapsodicamente le risonanze e iridescenze di versi memorabili e note sublimi. A tratti daremo spazio a qualche brano liturgico della cantoralità ebraica”.

Il programma

La commemorazione è in programma alle 20.30 di sabato 7 agosto, con ritrovo in piazza San Carlo, ad Artimino. Insieme al Comune ci saranno l’Anpi di Carmignano e il Comitato 11 Giugno Poggio alla Malva, che si muoveranno verso il cippo dei 5 martiri per la deposizione della corona di alloro. Lo spettacolo di Moni Ovadia è invece in programma un’ora dopo (ore 21.30) all’Anfiteatro della Villa medicea. L’ingresso è gratuito (massimo 80 persone), ma la prenotazione è obbligatoria (scrivere alla mail cultura@comune.carmignano.po.it indicando nome, cognome e numero di telefono). Le prenotazioni si chiudono il 6 agosto alle 12 ed esiste l’obbligo del Green pass.

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