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L’omaggio dei DuOva a Dante Alighieri padre della lingua italiana

Paolo Hendel nei panni del Sommo Poeta nel divertente video della band toscana prende in giro la moda di usare parole inglesi al posto del ‘volgare’ italiano

Smart working, take away, computer, business, fake-news, like, weekend, shopping, jet leg, spoiler, brunch, meeting, call center, trendy…cosa succederebbe se dopo sette secoli Dante tornasse in Italia oggi e ci ascoltasse parlare? Riuscirebbe a capire quella lingua italiana da lui così tanto amata e magistralmente plasmata dal suo genio?

Forse ci metterebbe tutti all’inferno…è questo che suggeriscono i DuOva la band formata da Riccardo Lupino, Giovani Degli’Innocenti con la supervisione di Daniele Palmi nel loro nuovo singolo “Dante” realizzato in omaggio al Sommo Poeta in occasione dei 700 anni dalla sua morte e interpretato per loro in video da Paolo Hendel.

Il loro vuole essere un invito a riscoprire la bellezza e la poesia della lingua italiana, quel ‘volgare’ creato appunto da Dante con tanta fatica e impegno, che spesso per pigrizia o solo per ‘moda’ viene sostituito con parole inglesi.

Ecco la nostra intervista al cantante Riccardo Lupino

Ciao Riccardo! In Toscana la Divina Commedia di Dante è proprio sulla bocca di tutti

Esatto, Dante è sempre stato recitato dal popolo, dai contadini, dagli osti nelle osterie. Dante è famoso per aver scritto tutto con le rime incrociate e ha dato il via a una tradizione che si è radicata in modo fortissimo in Toscana. Storicamente l’Ottava Rima la tradizione toscana per cui i contadini si sfidavano improvvisando canzoni e poesie in rima nasce proprio sulla scia di Dante e della Divina Commedia.

La vostra canzone è anche un rivendicazione dell’uso della lingua italiana rispetto agli ‘anglicismi’

Dante lo abbiamo ‘utilizzato’ come spunto, se il padre della lingua italiana tornasse ora probabilmente non ci capirebbe perchè ormai parliamo un’altra lingua. Noi usiamo sempre l’ironia è chiaro che ci sono termini che è normale usare in inglese come “computer” però secondo noi si è un po’ esagerato. Anni fa erano termini usati da chi lavorava in certi settori. oggi invece anche il contadino o l’operaio parlano di ‘webinar’ o ‘call’ anche se magari se ne potrebbe fare a meno perchè ci sono parole italiane bellissime che si possono usare.

Ti piaceva studiare Dante a scuola?

No. Chiaramente la scuola è un periodo particolare della vita, abbiamo un’età delicata in cui spesso viviamo la scuola come una forzatura perchè vorremmo fare altro. Non ero un amante di Dante, però mi è capitato di rileggerlo dopo e ammetto di averlo apprezzato di più. L’unica cosa in cui sono coerente, sul finale della canzone dico “dai retta a me che in inglese avevo tre”. Ecco se dovessi studiarlo ora avrei ancora oggi tre, ho un blocco con l’inglese, pazienza.

L’anno scorso la vostra hit estiva “Estate in Toscana” fece il boom di visualizzazioni su YouTube e Facebook, adesso dopo questo anno difficile di pandemia quali sono le prossime mosse dei DuOva?

Abbiamo già due date fissate il 4 luglio a Monteriggioni e il 16 luglio a Prato. Inoltre abbiamo in ballo dei progetti per valorizzare alcuni piccoli comuni della Toscana con video ironici, è un progetto molto bello. Per ora abbiamo lavorato per Terricciola e Calci. Promuoviamo il territorio a modo nostro.

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