© Gallerie Uffizi

Cultura /CONTEMPORANEITA'

La street art entra in collezione agli Uffizi. Schmidt: “I Medici oggi sarebbero felici”

E’ la prima volta che la street art entra nelle Gallerie grazie all’autoritratto donato dall’artista britannico Endless

“I Medici oggi sarebbero felici di vedere l’opera di Endless entrare nelle raccolte che loro con tanta cura hanno iniziato e incrementato secoli fa“. Con queste parole che disegnano fedelmente l’avidità medicea di aggiudicarsi le ultime novità, anche le più ardite sulla scena artistica, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt accoglie tra le collezioni della Galleria anche la ‘street art’ targata Endless, l’artista britannico che ha donato al museo un proprio autoritratto raffigurante l’autore insieme alla celebre coppia dell’arte contemporanea, Gilbert & George, all’interno del loro studio.

Si tratta della prima opera di street art presente agli Uffizi.

Cuore dell’opera è una fotografia originale scattata dal londinese Noel Shelley che immortala Gilbert & George nella loro consueta posa da sculture viventi ed Endless mentre legge una copia di una rivista che gli copre il volto.

La copertina della rivista raffigura una delle creazioni più famose di Endless, ‘Crotch Grab’, remake della pubblicità di Calvin Klein degli anni ’90, poi inserita da Gilbert & George in un’opera d’arte.

“È un onore che la mia opera d’arte venga aggiunta alla collezione degli Uffizi – ha commentato Endless – gli artisti che provengono da un background di arte di strada sono raramente riconosciuti dai musei più prestigiosi, in particolare quelli con tale caratura storica e culturale”.

Endless è forse uno dei più famosi street-artists della scena contemporanea. Iniziando a usare i muri di Londra come se fossero le sue tele. La sua  reputazione  è cresciuta fino a catturare allo stesso tempo l’attenzione di residenti, visitatori e media.

Provocatorio e radicale nelle sue creazioni, Endless con le sue opere offre una descrizione filosofica della realtà, esplorando aspetti del mondo della moda, della pubblicità e, più in generale, del lato oscuro della cultura moderna. Oggi la sua arte entra in uno dei musei più famosi al mondo che ospita i più grandi capolavori sulla faccia della terra. E Schmidt si conferma ancora una volta un direttore illuminato che sta portando le Gallerie degli Uffizi ad essere destinazione di arte e cultura anche contemporanea, donandogli di fatto una nuova vita oltre il glorioso passato che rappresentano.

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