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Dai musei alle ville medicee porte aperte nei luoghi dell’arte della Toscana

Dopo due mesi e mezzo di chiusura a causa della pandemia tornano visitabili i musei toscani, dagli Uffizi alla Certosa di Calci

Dagli Uffizi alla Villa Medicea di Poggio a Caiano, dalla Certosa di Calci al Museo Fattori di Livorno sono tantissimi i luoghi dell’arte della Toscana che hanno riaperto in questi giorni o si preparano a breve a spalancare le loro porte ai visitatori, dopo i due mesi e mezzo di chiusura dovuti all’emergenza sanitaria, sperando che la regione continui a rimanere in zona gialla grazie al trend discendente dei contagi.

Da giovedì 21 gennaio anche la Direzione regionale musei della Toscana riaprirà 30 dei suoi 49 musei, aree archeologiche, parchi e ville medicee nei giorni feriali, come previsto dal Dpcm del 14 gennaio.  “Un avvio parziale, solo nei giorni feriali, ma significativo e corale – sottolinea il direttore regionale musei, Stefano Casciu – che restituisce al pubblico il piacere di ammirare innumerevoli capolavori, in un viaggio ideale tra epoche e stili, e l’opportunità di riscoprire con nuovi sguardi straordinari scrigni d’arte così vicini alle nostre comunità.”

A Firenze musei aperti dagli Uffizi all’Archeologico

A Firenze hanno riaperto già ieri mattina i principali musei civici: Palazzo Vecchio e la torre di Arnolfo, il Memoriale di Auschwitz, il Museo Novecento, che ospita la mostra con i disegni di Henry Moore, e il museo Stefano Bardini. “È una grandissima emozione – ha commentato l’assessore alla cultura del Comune, Tommaso Sacchi – poter accogliere di nuovo i visitatori nei nostri musei. Da oggi tutti i civici sono riaperti in totale sicurezza grazie a un grande sforzo organizzativo. E’ un piccolo, ma concreto segnale di fiducia e speranza”.
Con la riapertura dei musei civici tornano visibili anche la mostra multimediale dedicata a Raffaello nella sala d’Arme di Palazzo Vecchio e la rassegna fotografica su Dante di Massimo Sestini a Santa Maria Novella (aperta giovedì e venerdì 10 – 17).

Aperto da ieri mattina anche il Museo nazionale del Bargello, che è stato visitato per primi da due giovani studenti di storia dell’arte, le Cappelle Medicee e Palazzo Davanzati.

Questa mattina invece è stata la volta del Giardino di Boboli, mentre da domani, mercoledì 20 gennaio, si potrà di nuovo visitare Palazzo Pitti e da giovedì 21 gennaio anche la Galleria degli Uffizi (8.30-18.30 dal lunedì al venerdì).

Nel capoluogo toscano il 21 gennaio riaprono anche il Museo archeologico nazionale, che ospita la mostra “Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona”, inaugurata in ottobre e subito chiusa, e il Museo di San Marco, un’occasione per ammirare finalmente il nuovo allestimento della “Sala del Beato Angelico” con i suoi 16 splendidi dipinti.

Sempre il 21 gennaio a Firenze e provincia riapriranno anche il Parco di Villa il Ventaglio, il Giardino della Villa medicea di Castello, Villa Corsini a Castello e la Villa medicea di Cerreto Guidi.

Mercoledì 20 gennaio riaprono anche i luoghi dell’arte di Fiesole: il Museo Civico Archeologico, l’Area Archeologica e il Museo Bandini. “Nonostante il grande sforzo che la riapertura a queste condizioni comporta, crediamo nel ruolo fondamentale che i musei hanno per la comunità, locale e non, a maggior ragione in questo particolare periodo storico” ha commentato il sindaco Arianna Ravoni.

A Prato due settimane di musei gratis

A Prato i musei sono stati riaperti lunedì e saranno a ingresso gratuito per due settimane, ad eccezione della mostra temporanea “Protext!” del Museo Pecci, che è a prezzo ridotto. Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, il Museo del Tessuto, il Museo di Palazzo Pretorio e i Musei Diocesani (esclusi gli affreschi del Lippi in Cattedrale) sono così tornati ad accogliere il pubblico rendendo nuovamente visibili le collezioni permanenti e le mostre temporanee.

In provincia di Prato dal 21 gennaio si potranno visitare di nuovo la Villa Medicea di Poggio a Caiano e l’Area archeologica di Montefortini e Boschetti a Comeana (Carmignano).

Musei aperti da Arezzo a Livorno

Ad Arezzo da lunedì 25 gennaio tornano ad ospitare il pubblico il Museo Archeologico Nazionale Mecenate e il Museo di Casa Vasari e dal 26 gennaio la Basilica di San Francesco e il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.

Nella provincia di Arezzo invece dal 21 gennaio riaprono le porte il Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberina – Palazzo Taglieschi ad Anghiari, l’Abbazia di San Salvatore a Soffena a Castelfranco Piandiscò e l’Area archeologica del Sodo a Cortona, dove dal 18 gennaio è già riaperto il Maec (Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona).

Tra ieri e oggi a Livorno hanno riaperto invece il Museo della Città di Livorno e il Museo Civico Giovanni Fattori. Nella provincia di Livorno invece dal 21 gennaio saranno nuovamente visitabili i Musei nazionali delle residenze napoleoniche (Palazzina dei Mulini e Villa di San Martino) a Portoferraio e il Museo archeologico nazionale di Castiglioncello.

Dalle aree archeologiche di Grosseto alle chiese di Pistoia

In provincia di Grosseto sempre dal 21 gennaio riaprono l’Area archeologica di Roselle, l’Area archeologica di Vetulonia a Castiglione della Pescaia e il Museo Archeologico Nazionale e Antica Città di Cosa a Orbetello.

A Siena e provincia riaprono dal 21 gennaio la Pinacoteca Nazionale, Villa Brandi, e l’Eremo di San Leonardo al Lago a Monteriggioni. A Chiusi da oggi si può visitare il Museo Civico La Città Sotterranea e da giovedì anche il Museo Nazionale Etrusco.

Dal 21 gennaio a Lucca porte aperte il Museo Nazionale di Villa Guinigi e al Museo nazionale di Palazzo Mansi, mentre a Pisa e provincia riaprono il Museo nazionale di Palazzo Reale e la Certosa Monumentale di Calci.
Sempre a Pisa da mercoledì 20 gennaio riapre al pubblico anche Palazzo Blu che ospita la grande mostra “De Chirico e la Metafisica”, una intensa e documentata retrospettiva sulle opere di uno degli artisti  più conosciuti e apprezzati del Novecento.

A Pistoia e provincia infine, sempre dal 21 gennaio, tornano visitabili la Fortezza di Santa Barbara, l’Ex Chiesa del Tau, l’Oratorio di San Desiderio e il Museo nazionale di Casa Giusti a Monsummano Terme.

 

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