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Sostegni a ristoranti e bar: 2500 euro a impresa, precedenza a chi ha perso più fatturato

La Regione stanzia 19 milioni e 400mila euro per il settore: otterrà il contributo chi può dimostrare un calo di almeno 40% del fatturato nel 2020

La Regione Toscana stanzia 19 milioni e 400mila euro per aiutare le attività della ristorazione, in crisi a causa della pandemia di Covid-19. Ciascuna impresa che abbia registrato un calo di almeno il 40% di fatturato da gennaio a novembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, potrà fare domanda per il contributo di 2500 euro.

Le risorse saranno assegnate sulla base di un criterio di equità, deciso dalla Regione insieme alle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti: la graduatoria infatti non vedrà in testa chi è più veloce a chiedere il contributo, ma chi ha perso la maggiore percentuale di fatturato. Una novità rispetto a quanto era stato annunciato al lancio del bando, avvenuto la scorsa settimana.

“Ristoranti e bar sono stati tra i più penalizzati, quando siamo stati in zona rossa e arancione ma anche nelle settimane di zona gialla. Ero giusto intervenire” sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani.

Un criterio che garantisce l’equità

“Abbiamo accolto la proposta fatta da Confcommercio e Confesercenti per rispondere a un’esigenza che era anche la nostra – spiega l’assessore al commercio e all’economia della Toscana, Leonardo Marras – il bando sarà aperto per 15 giorni e poi ci sarà una graduatoria, che metterà in fila le imprese a seconda della maggiore perdita di fatturato e andrà avanti fino ad esaurimento risorse. Potrà partecipare tutta la somministrazione, inclusi non solo bar e ristoranti ma ad esempio le pasticcerie e i catering e anche i locali notturni.”

In tutto sono circa 21mila le aziende del settore che possono fare domanda, sempre che abbiano avuto un calo di fatturato di minimo il 40%. Anche le imprese nate nel 2020 saranno ammesse al contributo, ma otterranno solo una percentuale dei 2500 euro, calcolata sulla base di quanti mesi di vita hanno accumulato dall’apertura fino al 30 novembre.

“Oggi la regione fa qualcosa di importante per la ristorazione, è un segnale apprezzatissimo soprattutto per l’accoglimento della nostra richiesta, anche se non risolutivo” ha commentato il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni.

Saranno erogati in tutto dai 7700 ai 7800 bonus: non tutte le aziende quindi riusciranno ad ottenere l’aiuto della Regione, qualcuna rimarrà fuori “ma almeno il sistema che abbiamo scelto garantisce l’equità” sottolinea Marras.

Il bando subito dopo l’Epifania

Il bando uscirà subito dopo l’Epifania: l’assessore Marrasa punta alla pubblicazione l’11 gennaio, al più tardi in quella settimana, e poi ci saranno quindici giorni per presentare le domande. Dopodiché, subito dopo il 25 del mese o comunque scaduti i quindici giorni, una graduatoria sarà velocemente composta sulla base delle autodichiarazioni presentate e, laddove risulti regolarità contributiva da parte delle aziende attestata dal Durc, l’erogazione del ristoro alle imprese sarà praticamente immediata. Nel caso di problemi con il Durc, ci saranno 30 giorni per regolarizzare o chiarire la posizione.

“Il meccanismo consentirà di erogare gli aiuti a coloro che hanno avuto in questa fase i maggiori danni: indennizzi che si aggiungeranno all’ultimo provvedimento con cui il Governo ha annunciato ulteriori ristori. È tutta l’economia che sta soffrendo” commenta Marras, che ricorda come alle imprese e al sistema economico della Toscana mancheranno 12 miliardi di ricavi quest’anno su 120 miliardi di Pil.

In arrivo un bando per giostrai e ambulanti

L’assessore Marras ha inoltre annunciato che lo stesso criterio varrà per il bando più piccolo, da 2 milioni di euro, in arrivo a gennaio per sostenere gli operatori dello spettacolo viaggianti e itineranti, ovvero i giostrai, e per i venditori ambulanti. Sia quelli permanenti che quelli fieristici, ovvero quelli che partecipano ai mercati legati alle manifestazioni temporanee, come i venditori di brigidini, e in Toscana sono 14mila.

“Riguarda altre tre categorie che hanno sofferto una forte compressione della propria attività – spiega Marras – ed anche a loro sarà concesso un ristoro di 2500 euro”.

Le regole sono le stesse del bando per ristoratori e bar, con una graduatoria che sarà stilata in base alla percentuale di riduzione dei fatturati dando priorità a chi ha subito il maggiore danno. Per accedere è necessario che il fatturato si sia ridotto di almeno il 40% da gennaio a novembre 2020.

 

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