Grazie a un contributo straordinario della Regione Toscana tornerà a nuova vita il convento di San Vivaldo a Montaione.
La giunta regionale ha infatti approvato l’erogazione di oltre 1 milione e 670mila euro per gli interventi di valorizzazione del complesso, risalente al 1500 ed unico nel suo genere, costituito dal convento vero e proprio e da una ventina di cappelle disposte nell’area boschiva intorno ad esso, decorate con terracotte policrome ad opera di artisti fiorentini.
Le risorse per la riqualificazione dell’area conventuale saranno erogate al Comune di Montaione, proprietario degli immobili, in tre tranche: 243mila euro nel 2025, 575mila euro nel 2026 e oltre 842mila euro nel 2027.
I lavori previsti riguardano il recupero delle facciate, delle coperture, delle pareti e degli elementi architettonici esterni delle cappelle, da realizzarsi attraverso interventi di restauro specialistico e di consolidamento, delle parti in pietra e in laterizio oltre che delle finiture ad intonaco.
Il presidente della Regione ha sottolineato come si tratti di un intervento che vuole valorizzare e salvaguardare un luogo dal forte valore spirituale ma anche culturale. Un patrimonio da preservare e tutelare dallo scorrere del tempo per dare a tutti i toscani e non la possibilità di vivere un luogo che combina fede, natura e arte. E che dimostra ancora una volta la ricchezza della Toscana diffusa, un territorio che anche negli itinerari meno battuti è in grado di esprimere bellezza ed alto valore storico e culturale.
Nel 1300 frate Vivaldo Stricchi da San Gimignano si ritirò a vita da eremita nella selva di Camporena, nel comune di Montaione, e due secoli più tardi i frati francescani minori costruirono il complesso di cappelle, detto sacro monte, che riproduce in scala ridotta quella che all’epoca era la topografia di Gerusalemme, divenendo così meta di pellegrinaggi. A decorare il santuario, furono artisti della terracotta delle botteghe di Giovanni della Robbia e Benedetto Buglioni.
Il restauro
Il contributo della Regione Toscana in particolare andrà a finanziare interventi di spazzolatura e pulitura degli intonaci, stuccatura e riparazione delle lesioni, oltre alla realizzazione di un intonaco a protezione delle parti più esposte all’umidità.
Per gli elementi metallici si procederà con la pulitura, la verniciatura e la sostituzione dove necessario. Il progetto prevede inoltre la sostituzione degli infissi deteriorati, di grate, ringhiere e parti in lamiera. In alcune cappelle saranno inseriti infissi aggiuntivi in ferro e vetro, che permetteranno, anche in alcune ore di chiusura, di vedere le opere all’interno.
Anche le coperture saranno ristrutturate, con il recupero degli elementi esistenti e una nuova impermeabilizzazione. In programma infine la sostituzione della pavimentazione perimetrale di alcune delle cappelle con lastre di pietra naturale.
I lavori saranno eseguiti su una serie di cappelle per volta, in modo da permettere l’accesso da parte dei visitatori ai restanti edifici.