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Il nuovo Consiglio regionale della Toscana, tutti gli eletti. Giani: “Sanità, cultura, welfare e ambiente le priorità”

Secondo mandato, con quasi il 54% dei voti, supera di 13 punti lo sfidante Alessandro Tomasi. L’affluenza alle urne è la più bassa di sempre. Ecco la nuova composizione dell’assemblea regionale

Il presidente Eugenio Giani a fine campagna elettorale

Eugenio Giani si conferma presidente della Toscana per un secondo mandato, ottavo presidente dal 1970. Il campo largo del centrosinistra – con Avs e Movimento Cinque stelle assieme al Pd e Giani Presidente-Casa Riformista –  guiderà così  per i prossimi cinque anni la Toscana.

Bassa l’affluenza alle urne, la peggiore da quando le Regioni sono nate nel 1970: solo il 47,73 per cento degli elettori ha votato,  quasi il 15 per cento in meno rispetto a cinque anni fa. La provincia dove di meno si è votato è Lucca, 40,80%, mentre la maggiore affluenza si è registrata nel territorio della città metropolitana di Firenze, 52,63%.

Giani supera il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi per  oltre 181 mila voti  e tredici punti percentuali: 752.484 (53,92%) a 570.741 (40,90%).

Le priorità del presidente Giani: sanità, welfare, cultura e ambiente

“Questo risultato per me è una soddisfazione enorme. Grazie alle toscane, ai toscani e a questa mia amata Regione – ha detto il presidente eletto – Nei prossimi cinque anni lavorerò per ripagare questa dimostrazione di affetto rispondendo ai bisogni ti tutti i 273 comuni della Toscana, affinché la Regione continui ed essere  un ente che, nell’ambito delle sue possibilità, faccia leggi giuste e crei prosperità e benessere, senza mai lasciare indietro nessuno”.

Quattro le priorità su cui vorrà impegnarsi: “Politiche di welfare e solidarietà, politiche di sostegno all’impresa, politiche per la cultura, grande attenzione all’ambiente”. Secondo il presidente la prossima sarà la legislatura della “sanità territoriale”: “Sul tema della sanità – ha detto – abbiamo operato bene e su questo tema continuerò a lavorare. Se nei cinque anni appena trascorsi mi sono concentrato sull’eccellenza, rappresentata dai 46 ospedali toscani, di cui cinque sono nell’elenco dei primi 20 migliori ospedali a livello nazionale, questa sarà la legislatura nella quale voglio realizzare le Case della salute, strutture ancora più diffuse e radicate nel territorio, che possano alleggerire la pressione sugli ospedali”.

A congratularsi con Giani, la premier Giorgia Meloni e il principale sfidante, Alessandro Tomasi.

I voti nelle province

Nelle tredici circoscrizioni in cui si divide la Toscana, Tomasi  è primo nella provincia di Pistoia, città di cui è sindaco, dove raccoglie il 49,76 per cento dei consensi rispetto al 47,01 di Giani.   Anche a Grosseto e Massa-Carrara, dove è stato un testa a testa per tutto il giorno e fino all’ultima sezione scutinata, vince il candidato del centrodestra: 48,88 contro 48,19 per cento a Grosseto (Tomasi e Giani separati da soli 534 voti ) e 47,91 contro 47,13 a Massa Carrara (con uno scarto di 523 voti).  In tutte le altre dieci circoscrizioni vince Giani.

Antonella Bundu (Toscana rossa) raggiunge con 72.322 voti personali il 5,18 per cento, ma la lista si ferma al 4,51 (57-246 voti) e non sono sufficienti per entrare in Consiglio regionale. Per concorrere alla ripartizione dei seggi la legge toscana impone infatti uno sbarramento al 5 per cento.

I risultati rimangono ufficiosi fino a quando i tribunali non avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà poi alla Corte di Appello proclamare il nuovo presidente, di solito nei quindici giorni successivi alle elezioni.

I voti nelle liste

Tra i voti ai partiti che sostenevano i tre candidati presidenti, il Partito Democratico conquista nelle fila del centrosinistra il 34,43 per cento, seguito da Giani Presidente-Casa Riformista (8.86%), Alleanza Verdi Sinistra (7,01% ma 37,67% e primo partito a Sesto Fiorentino) e Movimento Cinque stelle (4,34%).

Nel centrodestra Fratelli d’Italia è il primo partito con il 26,78 per cento, seguito da Forza Italia-Udc-Tomasi Presidente (6,17%), Lega (4,38%), “E’ ora. Lista civica Tomasi presidente” (2,37%) e “Noi moderati civici per Tomasi” (1,15%).

Il nuovo consiglio regionale della Toscana

Ecco la composizione del nuovo Consiglio regionale:

Per la maggioranza, in ordine alfaberico: Brenda Barnini (Partito Democratico), Simone Bezzini (Partito Democratico) Matteo Biffoni (Partito Democratico) Filippo Boni (Partito Democratico) Francesco Casini (Eugenio Giani Presidente Casa Riformista), Bernard Dika (Partito Democratico), Federico Eligi (Eugenio Giani Presidente Casa Riformista) Lorenzo Falchi (Alleanza Verdi E Sinistra),  Diletta Fallani (Alleanza Verdi E Sinistra), Alessandro Franchi (Partito Democratico),  Irene Galletti (Movimento 5 Stelle), Massimilian Ghimenti (Alleanza Verdi E Sinistra), Gianni Lorenzetti (Partito Democratico), Leonardo Marras (Partito Democratico),  Antonio Mazzeo (Partito Democratico), Iacopo Melio  (Partito Democratico), Alessandra Nardini (Partito Democratico), Mariuo Puppa (Partito Democratico), Simona Querci (Partito Democratico), Luca Rossi Romanelli (Movimento 5 Stelle), Stefania Saccardi (Eugenio Giani Presidente Casa Riformista), Vittorio Salotti (Eugenio Giani Presidente Casa Riformista), Serena Spinelli (Partito Democratico), Andrea Vannucci  (Partito Democratico).

Per le forze di opposizione, oltre Alessandro Tomasi, siederanno sui banchi del consiglio (in ordine alfabetico): Amadio Marcella (Fratelli D’Italia), Capecchi Alessandro (Fratelli D’Italia), Cellai Jacopo (Fratelli D’Italia), Fantozzi Vittorio (Fratelli D’Italia), Ferri Jacopo Maria (Forza Italia-Udc-Tomasi Presidente), Gemelli Claudio (Fratelli D’Italia), Guidi Marco (Fratelli D’italia), La Porta Chiara (Fratelli D’Italia), Minucci Luca (Fratelli D’Italia), Petrucci Diego (Fratelli D’Italia), Simoni Massimiliano (Lega Toscana Per Salvini Premier), Stella Marco (Forza Italia-Udc-Tomasi Presidente), Tucci Enrico (Fratelli D’Italia), Veneri Gabriele (Fratelli D’Italia), Zoppini Matteo (Fratelli D’Italia).

 

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