Cultura/

La Torre pendente di Pisa diventa un’opera lirica su soggetto di Marco Malvaldi

L’opera interamente prodotta dal teatro Verdi sarà rappresentata in prima mondiale il 28 e il 30 novembre con la regia di Stefania Panighini e la direzione di Carlo Boccadoro

La Torre di Pisa

Per la prima volta nella storia la Torre pendente di Pisa diventa un’opera lirica in un atto che, grazie al contributo del Comune di Pisa, della Fondazione Teatro di Pisa, dell’Opera della Primaziale e della Fondazione Pisa.

L’opera interamente prodotta dal teatro Verdi sarà rappresentata in prima mondiale il 28 (alle 20.30) e il 30 novembre (alle 15.30) con la regia di Stefania Panighini e la direzione di Carlo Boccadoro.

“La Torre”, su soggetto dello scrittore Marco Malvaldi, Vincenzo De Vivo librettista e Marco Bargagna compositore, è il secondo titolo della stagione operistica del “Verdi” e sarà messa in scena in un dittico cameristico assieme al Bal Masqué di Francis Poulenc, che verrà eseguito per la prima volta in forma scenica con Giacomo Medici nel ruolo del baritono.

L’operazione, firmata dal direttore artistico del teatro pisano, Marco Tutino, vede un team creativo composto da Italo Grassi per le scene, Manuel Pedretti per i costumi, Gianni Paolo Mirenda per il disegno luci e Daniela Maccari per la coreografia.

In buca l’ensemble Sentieri Selvaggi, che con la bacchetta del loro membro fondatore Carlo Boccadoro accompagnerà un cast giovanissimo nato dalla collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.

“Presentiamo al pubblico – osserva il presidente della Fondazione Teatro di Pisa, Diego Fiorini – un’opera prima dedicata alla Torre, con l’obiettivo di avvicinare alla lirica anche quel pubblico che generalmente è lontano da questa meravigliosa forma d’arte che è in continua evoluzione e parla, attraverso la musica, un linguaggio universale”.

Secondo il vicesindaco e assessore alla cultura, Filippo Bedini, “questo progetto afferma la centralità dal punto di vista simbolico e identitario del nostro Campanile, che ha una vita intensa nell’ambito della produzione culturale e una bibliografia sconfinata: mancava però un’opera lirica, e non era scontato, vista la sua fama mondiale, che fosse proprio il teatro di Pisa a farsi promotore della produzione”.

“Dedicare un’opera alla Torre – conclude Andrea Maestrelli, presidente dell’Opera della Primaziale pisana – significa creare un ponte tra diverse forme d’arte, unendo architettura, musica, danza, storia e teatro in un dialogo profondo e duraturo”.

I biglietti sono in vendita al botteghino del teatro Verdi e su www.vivaticket.it

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