Musica /

“Lorena” l’esordio visionario della cantautrice Elena Romano tra jazz, elettronica e poesia

Lorena l’Ep d’esordio di Elena Romano fonde musica elettronica sperimentale, elementi techno, classici e jazz con la tradizione italiana, dando vita a un “pop-elettronico”, ecco la nostra intervista alla cantautrice fiorentina

Dal 6 giugno 2025 è in rotazione radiofonica “Estraneo”, il nuovo singolo della cantautrice fiorentina Elena Romano, tratto dal suo primo EP “Lorena”.

Primo brano scritto dall’artista, Estraneo rappresenta il nucleo emotivo dell’intero lavoro: nato in soli dieci minuti da un momento di caos interiore e dalla fine di una relazione importante, è un atto istintivo e sincero di rinascita creativa.

Il brano immagina un amore ideale, capace di colmare il vuoto e trasformare la mancanza in rifugio emotivo. Il videoclip, frutto della collaborazione con Etcni, dà forma visiva ai contrasti emotivi tra rimorso e perdono, malinconia e innocenza, con una poetica delicata e inquieta.

Lorena, l’EP d’esordio, fonde musica elettronica sperimentale, elementi techno, classici e jazz con la tradizione cantautorale italiana, dando vita a uno stile che Elena stessa definisce “pop-elettronico”. Le quattro tracce raccontano ansia, insicurezza e desiderio, con testi intensi che oscillano tra sogno e realtà.

Formata in canto jazz tra Siena, Colonia e Ferrara, Elena Romano è un’artista versatile e fuori dagli schemi, con riconoscimenti importanti alle spalle, tra cui il premio Ernesto De Pascale al Rock Contest 2024 e il concorso Bianca D’Aponte 2021. Con Lorena, firma un progetto profondo e personale che invita a trasformare la propria esperienza in musica viva.

Elena Romano

Ecco la nostra intervista a Elena Romano

Ciao Elena! Come ti sei avvicinata alla musica?

La musica è una passione che viene dalla mia famiglia:  mio nonno suonava il pianoforte, mia mamma era cantante lirica, il fratello di mia mamma è direttore del Maggio Musicale Fiorentino, mio fratello è diplomato in composizione classica e fa musica sperimentale, è un produttore. Io ho inziato a cantare da piccolissima, già a tre, quattro anni. Ho deciso di intraprendere questo percorso abbastanza tardi, ma è una passione che mi accompagna da tutta la vita. 

So che hai ‘militato’ in diverse formazioni poi è arrivato il momento di pubblicare un disco che fosse “solo tuo” 

Sì per tanti motivi, il mio percorso sia come persona che come musicista mi ha portato fino a qui. La musica è una parte di me, mi ritrovo in quello che scrivo e che compongo. Io penso che l’artista e la persona siano una cosa unica. Dal modo in cui suoni si può capire qualcosa di te, per me è importante ritrovarmi in quello che faccio. A volte è molto difficile, è una ricerca continua e molto profonda, è bello così.

per me è importante ritrovarmi in quello che faccio. A volte è molto difficile, è una ricerca continua e molto profonda, è bello così

Il produttore del tuo disco è tuo fratello, mi sembra di capire che siete molto legati

Sì, siamo molto legati, pur essendoci undici anni di differenza tra noi, la passione per la musica ci ha legati molto. Con lui vado molto d’accordo, posso confrontarmi, anche se a volte non nego che è difficile, perché quando metti insieme la sfera professionale e quella emotiva è sempre complicato. Però abbiamo trovato un equilibrio. Lui è molto bravo nel computer work e mi aiuta a realizzare quello che ho in testa. Questo non è scontato perché a volte ci sono produttori che vogliono fare come vogliono loro. Con lui mi sento libera di dire quello che penso senza filtri. 

Il video di “Estraneo”

Come hai lavorato al disco “Lorena”?

Il percorso è stato molto lungo. Ho iniziato a scrivere canzoni in italiano durante il Covid, nel frattempo frequentavo il Conservatorio. Mi sono iscritta a questo contest femminile che si chiama Premio Bianca D’Aponte, grazie all’incoraggiamento di Ferruccio Spinetti. Ho scritto un brano, che poi non ho incluso nell’Ep, con cui ho vinto il premio come miglior composizione. Così ho pensato di andare avanti. Dopo un periodo complicato in cui per motivi personali mi sentivo sola ho deciso di dedicarmi completamente alla composizione. Tra il 2020 e il 2023 ho scritto queste quattro canzoni. La cosa difficile è stata trovare un sound mio, ci ho lavorato tantissimo. Quando ho finito gli studi in Germania, ho terminato la registrazione ed eccoci qua.

Cosa ti piacerebbe che arrivasse a chi ascolta il tuo disco?

I miei sono pezzi estremamente sinceri, li ho scritti senza pensare a un pubblico. Quello che è venuto fuori è come una persona può crescere attraverso il dolore e la sofferenza, questo è quello che ho sperimentato scrivendo questi brani. Spero che le persone riescano a immedesimarsi. Il disco è anche un invito a vivere la propria vita come se fosse un’opera d’arte. Spero che chi ascolta riesca a vedere delle immagini, e riesca a catapultarsi in un mondo diverso che non è la realtà. Spero che arrivi qualcosa di me.

Dove potremo venire a sentirti questa estate?

Il 21 giugno suono all’Sms di Soffiano per l’associazione Talea, il 22 giugno sarò all’Hotel Parrasio di Roma per un evento-showcase e il 28 giugno mi esibirò all’evento “Picnic noise” al Nub Project Space di Pistoia. 

Elena Romano
I più popolari su intoscana