Cultura /La mostra

Luce energia infinito: Wang Yancheng rende omaggio a Michelangelo alla Galleria dell’Accademia di Firenze

Dal 24 giugno al 21 settembre la mostra dell’artista franco-canadese omaggia le opere del genio rinascimentale di cui si celebrano i 550 anni dalla nascita

Wang Yancheng, artista franco-cinese di fama internazionale, rende omaggio a Michelangelo, in occasione delle iniziative che ne celebrano i 550 anni dalla nascita, con la mostra “Luce energia infinito”, dal 24 giugno al 21 settembre alla Galleria dell’Accademia di Firenze.

Un nuovo dialogo tra Oriente e Occidente in 18 dipinti

Curata da di Gabriele Simongini, la rassegna presenta 18 dipinti, alcuni dei quali di grandissime dimensioni, realizzati fra il 2018 e il 2025 – tre dei quali realizzati per la rassegna di Firenze – dove assume sempre più importanza una concezione del vuoto come stato materiale che ribolle di possibilità.

La pittura assoluta di Wang Yancheng è il risultato di un linguaggio profondamente personale, una sorta di ibrido che ha assorbito e reinventato il dialogo fecondo fra Oriente e Occidente. Il titolo scelto per l’esposizione restituisce con efficacia la poetica di Wang Yancheng, elaborando un linguaggio pittorico fondato su una profonda sintesi tra Oriente e Occidente, tra gesto e meditazione, materia e spirito. Le sue opere si collocano in uno spazio che sfugge a ogni classificazione, evocando paesaggi interiori e cosmici, energie vitali e vibrazioni primordiali, in un equilibrio dinamico tra ordine e disordine, controllo e abbandono, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Wang Yancheng, Untitled, 2024

L’incontro di Wang Yancheng con Michelangelo

L’incontro con l’opera di Michelangelo – in particolare con i Prigioni, che sembrano trattenere e liberare al tempo stesso forma ed energia – ha rappresentato per l’artista un momento di intensa rivelazione. Ispirato da quell’esperienza, Wang Yancheng interpreta la materia come un campo di tensione viva, in cui la forma non è mai conclusa, ma si rivela nel gesto, nel processo, nella ricerca continua di una spiritualità profonda e in divenire capace di restituire la complessità e la profondità di questa esperienza.
“Michelangelo – spiega Wang Yancheng – ci insegna che l’arte non è solo rappresentazione, ma è un ponte verso dimensioni superiori, dove l’energia e lo spirito si fondono in un’unica, eterna manifestazione. Le sue opere continuano a ispirare, ricordandoci che l’arte è un atto di connessione con l’universo e con l’infinito”.

“Ospitare alla Galleria dell’Accademia di Firenze la mostra personale di Wang Yancheng rappresenta per il museo una preziosa occasione di dialogo con il presente sottolinea Massimo Osanna, direttore dell’Accademia – un’opportunità per accogliere la contemporaneità e favorire un confronto vivo tra tradizione e ricerca artistica attuale, tra visioni nate in epoche e contesti differenti, ma accomunate da una medesima tensione verso l’invisibile, l’essenziale, l’universale”.

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