Atmosfera vintage anni Settanta e poesia: così Lucio Corsi ha incantato il pubblico dell’Eurovision. Il cantautore maremmano è salito sul palco di Basilea per la prima semifinale del contest, che si è tenuta il 13 maggio, come ospite, essendo già qualificato per la finale che si terrà sabato 17 maggio e ha stregato il pubblico con la canzone con cui è arrivato secondo al Festival di Sanremo “Volevo essere un duro”.
Lo stile inconfondibile di Corsi e un’armonica
Corsi sul palco ha portato grandi casse anni Settanta, un filtro color seppia e un look simile a quello di Sanremo, con la giacca dorata con le spalline giganti. Sul finale della canzone ha suonato l’armonica, sfruttando un buco nel regolamento dell’Eurovision che vieta l’utilizzo di strumenti musicali dal vivo ma “plugged”, ovvero amplificati. Accanto a lui c’era solo Tommaso Ottomano, chitarrista e co-autore del brano.
“L’approccio con cui voglio affrontare questa esperienza è lo stesso con cui ero andato al Festival di Sanremo. Perciò portando quella canzone, incentrando il discorso sulle parole, sulla musica, sugli strumenti” ha detto l’artista toscano. “Sono felice. L’Eurovision Song Contest è una nuova grande esperienza per me e sono sicuro che può insegnarmi qualcosa per fare questo lavoro in un modo migliore nel futuro” ha aggiunto Corsi, dopo la sua esibizione.
La Toscana tifa per Lucio
“Mi sono preparato in Toscana, con mio fratello e mia sorella, ovvero i miei due cani, Era e Enea che mi hanno guardato e staranno davanti alla tv anche per la finale, e con il resto della mia famiglia – ha raccontato il cantautore – e poi sono stato in tour: amo suonare davanti alla gente”.
A seguire la sua avventura a Basilea e a fare il tifo per lui c’è tutta la Toscana: dalla Maremma nativa ai fan sparsi in ogni angolo della regione. Anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, gli ha rivolto su Facebook un augurio affettuoso: “Immenso Lucio Corsi all’Eurovision! Grazie per le emozioni che ci regali. Tutta la Toscana tifa per te!”