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Patentino digitale, la Toscana accelera: “Così aiutiamo scuole e famiglie nel mare del web”

Al Patentino Day 2025 presentati i dati su competenze digitali e rischi online. Il Corecom: “Progetto ormai strutturale e modello nazionale”

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L’Italia continua a rincorrere sul fronte delle competenze digitali – ventitreesima su 27 Paesi UE – e paga l’assenza cronica di un’educazione strutturata all’uso del web. In famiglia mancano spesso le conoscenze fondamentali, a scuola l’educazione digitale non è una materia, mentre i rischi crescono: cyberbullismo, hate speech, dipendenze, sexting e revenge porn sono in costante aumento.

È il quadro emerso al Patentino Day 2025, la giornata dedicata ai risultati e alle prospettive del Patentino digitale, il progetto promosso dal Corecom Toscana insieme ad Agcom, Regione Toscana, Istituto degli Innocenti, Polizia Postale e Ufficio scolastico regionale, rivolto agli studenti delle prime medie, ai loro insegnanti e alle famiglie.

L’evento si è svolto il 9 dicembre nella Sala delle Feste di palazzo Bastogi, alla presenza del presidente del Corecom, Marco Meacci, della presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, del commissario Agcom Massimiliano Capitanio, di Eva Claudia Cosentino della Polizia Postale e di Pierpaolo Infante per l’Ufficio scolastico regionale. Le conclusioni sono state affidate all’assessora regionale all’Istruzione Alessandra Nardini.

Competenze digitali basse e rischi in aumento

I numeri raccontano l’urgenza. Nel 2023 solo il 45,9% degli adulti italiani possedeva competenze digitali adeguate. Tra i più giovani, la situazione non è migliore: nel 2024 il 47% degli studenti tra 15 e 19 anni ha dichiarato di essere stato vittima di cyberbullismo, mentre il 64% ha sperimentato episodi di discorsi d’odio.

A crescere sono anche i reati a sfondo sessuale online e le dipendenze digitali: in Europa l’uso problematico del digitale è passato dal 7% del 2018 all’11% nel 2022.

Educare, non proibire: è questa la direzione”, ha sottolineato Mario Staderini di Agcom, ricordando la necessità di arrivare a una vera alfabetizzazione sugli algoritmi e sul funzionamento delle piattaforme.

Come funziona il Patentino digitale

Il percorso formativo prevede 12 ore di lezioni e test di apprendimento, precedute da incontri con insegnanti e genitori per creare un contesto consapevole. Cinque i moduli tematici: reati informatici e sicurezza online, rischi delle interazioni digitali, identità digitale e privacy, comunicazione online e giochi e acquisti sul web. Finora il progetto ha coinvolto 2.410 studenti in 33 scuole toscane, secondo i dati dell’Istituto degli Innocenti. In sala erano presenti anche le classi di Rufina, Foiano della Chiana e dell’istituto “Ottone Rosai” di Firenze, destinatarie dirette del percorso.

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Meacci: “Un modello per l’Italia”

Il Patentino digitale è ormai strutturato in Toscana ed è un punto di riferimento a livello nazionale”, ha dichiarato il presidente del Corecom, Marco Meacci. “Ogni anno formiamo centinaia di ragazzi e offriamo corsi online per tutti gli insegnanti”.

Il commissario Agcom Massimiliano Capitanio ha sottolineato come il tema riguardi ormai la sicurezza quotidiana: “Qualche anno fa era una questione educativa, oggi è una questione di sopravvivenza. Le estorsioni legate alla diffusione di immagini intime sono aumentate del 59% nel 2025. L’anello debole resta quello delle famiglie”.

Capitanio ha ricordato che esiste un sistema di parental control gratuito, ma solo 500mila famiglie italiane lo hanno attivato: “È un piccolo sforzo che può fare una differenza enorme”.

Famiglie e scuola, una rete da rafforzare

La navigazione sicura è un pezzo fondamentale per proteggere bambini e ragazzi”, ha affermato la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida. “Il web è una risorsa, ma va usato con preparazione. Le famiglie spesso non sono presenti quanto dovrebbero”.

Sulla stessa linea Eva Claudia Cosentino della Polizia Postale: “La prevenzione è la regola d’oro. Genitori, scuola e istituzioni devono fare rete. Per i più piccoli è essenziale attivare il parental control”.

Per l’Ufficio scolastico regionale, “il patentino digitale è una struttura di apprendimento regionale a disposizione di tutti”, ha ricordato Pierpaolo Infante, che ha sottolineato l’impegno nel supporto alle scuole e nella formazione dei genitori.

Nardini: “Cittadinanza digitale per tutti”

A chiudere la giornata l’assessora Alessandra Nardini, che ha definito il progetto “un’azione virtuosa che va avanti da anni”: “Garantire un uso consapevole delle tecnologie significa garantire cittadinanza digitale e diritto alla connessione. È un impegno che, come Regione, consideriamo fondamentale”.

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