Attualità /

In migliaia in corteo a Firenze per lo sciopero generale, Giani: “Far sentire una voce collettiva”

In migliaia provenienti da tutta la Toscana hanno partecipato a Firenze al corteo promosso dalla Cgil in occasione dello sciopero generale contro la legge di bilancio

È partito stamattina da piazza Santa Maria Novella a Firenze il corteo promosso dalla Cgil in occasione dello sciopero generale contro la legge di bilancio, hanno partecipato migliaia di lavoratori provenienti da tutta la Toscana.

Tra i partecipanti il segretario generale Maurizio Landini, il segretario regionale Rossano Rossi e quello fiorentino Bernardo Marasco.

Assieme a loro, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il segretario regionale del Pd, deputato Emiliano Fossi, e la sindaca di Firenze Sara Funaro.

Eugenio Giani presidente della Regione Toscana ha dichiarato: “Insieme a Maurizio Landini accanto alle lavoratrici e ai lavoratori che oggi manifestano per diritti, tutele, condizioni di lavoro migliori e più dignità. Uno sciopero che coinvolge trasporti, scuola e tanti altri settori e che nasce dalla necessità di far sentire una voce collettiva forte su temi che toccano la vita reale delle persone. Essere qui significa ascoltare, comprendere, condividere la preoccupazione e la determinazione di chi ogni giorno dà il proprio contributo al Paese. I diritti non si difendono da lontano: si difendono stando insieme, nelle piazze e nelle scelte quotidiane.”

“Questa finanziaria tocca drasticamente le possibilità” per Comuni e Regioni “di offrire servizi ai cittadini e alla popolazione. – ha proseguito il governatore –Inoltre, nuovamente, non dà risposte sul piano della necessità di risorse per la sanità pubblica di cui tutti ci lamentiamo, pronto soccorso, liste d’attesa. Ma senza risorse come si fa? C’è una impostazione per quanto riguarda imposte e tasse, sull’aspetto fiscale che privilegia i grandi patrimoni e mortifica ancora pensionati e persone con basso reddito, all’opposto di quello che cerchiamo di fare con le politiche della Regione”. Perciò, conclude Giani, “questa opportunità offerta dalla Cgil di mobilitarsi contro la finanziaria è quanto mai giusta e arriva nel momento opportuno”.

Eugenio Giani e Maurizio Landini

L’intervento di Maurizio Landini segretario generale della Cgil

“Credo che sia una grandissima giornata che dimostra come la maggioranza di questo paese non sostenga le politiche di questo governo”  ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil,  “Non si arriva alla fine del mese, i salari sono bassi, si continua a prendere soldi dai lavoratori dipendenti e pensionati e non si vanno a prendere dove sono”, ha aggiunto Landini, secondo cui “siamo di fronte a una logica folle che vede gli Stati aumentare la spesa per le armi e l’unica spesa pubblica che anche il nostro paese sta prevedendo è il riarmo”, mentre invece “il lavoro deve avere diritti, basta sfruttamento: soprattutto, questa grande giornata dimostra che c’è la maggioranza di questo paese, del mondo che lavora, che chiede un cambiamento delle politiche economiche e sociali”.

La sicurezza sul lavoro e la sanità al centro dell’intervento di Landini

“Abbiamo chiesto a Confindustria e alle altre associazioni di aprire trattative vere per andare a cancellare i contratti pirata, per andare verso un’estensione delle elezioni delle Rsu e dei rappresentanti alla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro grandi e piccoli, perché è il momento di rimettere al centro il lavoro e la giustizia sociale” – ha proseguito Landini,  “Stabiliamo una misurazione della rappresentanza”, ha aggiunto Landini, per cui “i sindacati e anche le associazioni debbono contare per quanti voti hanno e per quanti iscritti hanno. Io mi permetto di dire che se vediamo le recenti elezioni delle Rsu, il primo sindacato in Italia, il più votato è la Cgil; così anche nel settore privato. Da un certo punto di vista penso che oggi la democrazia la si difende praticandola”.

“Lanceremo nei prossimi giorni una raccolta di firme per presentare in Parlamento una legge di iniziativa popolare per una vera sanità pubblica, saremo impegnati a bloccare col referendum una riforma che in realtà con la riforma della giustizia non c’entra nulla e continueremo a esser impegnati per aumentare il salario”.

“Oggi daremo voce nelle nostre manifestazioni in tutta Italia anche ai giornalisti di Repubblica e della Stampa, perché pensiamo che quello che sta succedendo sia un tentativo esplicito di mettere in discussione la libertà di stampa e la possibilità concreta di proseguire e di fare serie politiche industriali”.

Eugenio Giani e Maurizio Landini
I più popolari su intoscana
intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.